Salute
Sabato 01 Ottobre 2011
Attenti a non ingrassare:
diventerete vecchi e malati
Uno studio scientifico mostra la stretta correlazione tra i fattori che portano all'obesità e i processi che affrettano l'invecchiamento e l'insorgere di particolari malattie, alcune dlele quali anche letali. Lo studio ha mostrato la scoperta di una particolare famiglia di enzimi che proteggono e riparano il Dna
Sono i risultati di Obesità 2011, evento scientifico promosso dalla Società Italiana dell'Obesità-Sio a Torino. "Dalla ricerca sperimentale e clinica sta emergendo molto chiaramente che obesità e invecchiamento condividono molte alterazioni biochimiche" ha detto Roberto Vettor, presidente della Società Italiana dell'Obesità e professore di Medicina Interna all'Università di Padova.
"In altri termini, una persona con eccesso di peso accelera i propri processi di invecchiamento e questo la espone a un maggior rischio di malattie che diventano più frequenti con l'avanzare dell'età come l'ipertensione, il diabete, l'aterosclerosi, il cancro".
I responsabili di queste alterazioni, come i radicali liberi e lo stress ossidativo, sono in parte noti. Ma è recente la scoperta dell'importanza delle sirtuine, una complessa famiglia di enzimi coinvolta nei meccanismi di protezione e di riparazione del Dna, e dei mitocondri, piccole centrali energetiche delle cellule il cui corretto funzionamento è importante per il mantenimento dello stato di salute.
Sia il buon funzionamento dei mitocondri che i geni delle sirtuine sono appunto regolati dall'alimentazione. Il resveratrolo, ad esempio, una sostanza presente nel vino rosso, ma anche una dieta ipocalorica possono attivare quei meccanismi che proteggono sia dall'invecchiamento che dalle conseguenze dell'obesità.
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