Salute
Giovedì 09 Febbraio 2012
Aumentano i bimbi allergici
Colpa di stress, latte e... Pil
Anche il Pil e la preparazioni culturale delle famiglie potrebbe avere un'incidenza rilevante sull'aumento delle allergie pediatriche. Lo rivela una convegno a Milano che punta il dito anche contro lo stress e individua una protezione nel latte materno
Di questo si è parlato a Milano per il 6° meeting internazionale sulle allergie pediatriche.
"I bambini che soffrono di asma - ha detto Alessandro Fiocchi, direttore del reparto di Pediatria dell'ospedale Melloni di Milano - sono circa il 9,5% in Italia, e quelli con asma severa il 9,5% a 6 anni e il 10,4% a 13-14 anni. Di rinite allergica, allergie nasali e pollinosi invece ne soffrono almeno un milione e mezzo di ragazzi, mentre sono aumentati significativamente i ricoveri di bambini per reazioni anafilattiche, passati da 20 per milione nel 1992 a 120 per milione nel 2006".
Particolarmente incisive le allergie alimentari che in uno studio europeo su 10 Paesi, tra cui anche l'Italia, ha rilevato che colpiscono il 2,7% degli adulti e il 4,2% dei bambini, con un picco fino a 3 anni.
Gli interventi medici per allergie alimentari sono aumentati di 5 volte tra il 1990 e il 2010.
Ma quali sono le cause che portano a questi incrementi? Secondo Fiocchi "è stata riscontrata una relazione diretta tra Pil e tasso di allergie e anche una maggiore prevalenza di figli allergici nelle famiglie di laureati o poco numerose. Nelle famiglie numerose infatti, il quintogenito ha il 50% di possibilità in meno di essere allergico rispetto al primogenito, perchè il loro sistema immunitario è più stimolato, come se fosse da subito all'asilo. Anche l'allattamento materno è un fattore protettivo contro le allergie, perchè l'organismo del bambino impara a tollerare le sostanze allergizzanti presenti nel latte materno".
Altra teoria allo studio è che se la madre è sotto stress o subisce maltrattamenti in gravidanza, è più probabile che il figlio nasca allergico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA