Salute
Martedì 23 Marzo 2010
E' primavera, tempo di allergie
Come riconoscerle, come curarle
L'arrivo della primavera provoca in milioni di italiani l'insorgere di diverse allergie. La più classica è quella da polline, ma ve ne sono altre che condizionano la vita quotidiana
Le allergie, infatti, nel loro complesso, sono il risultato di una risposta ipersensibile del sistema immunitario nei confronti di agenti estranei, gli allergeni, che possono essere rappresentati da sostanze molto diverse: pollini, polvere, spore, muffe ma anche determinati tipi di cibo, alcuni materiali, acari e altri insetti. A seconda che l`allergene sia ingerito, respirato o ci sia contatto diretto, l`allergia si manifesta in diversi modi.
ALLERGIA DA PIANTE: è sicuramente la più diffusa, e anche quella da cui è più difficile difendersi, dal momento che è impossibile sottrarsi alla nevicata di polline, a meno che non ci si voglia barricare in casa. Raffreddore, tosse, congiuntivite, asma e riniti acute colpiscono le vittime di graminacee, parietaria, olivo, nocciolo, betulla e cipressi. Si può cercare di limitare l`esposizione al polline, consultando il calendario settimanale pubblicato on line dalla Rete italiana di monitoraggio degli aeroallergeni.
ALLERGIA DA POLVERE: è causata dagli acari, minuscoli organismi che si annidano nei tappeti, nei materassi, nelle tende, nei pupazzi di peluche, e possono provocare l`asma bronchiale. Tosse persistente, prurito alla gola, starnuti, lacrimazione e difficoltà respiratorie sono sintomi della presenza di questa forma allergica. Antidoto fondamentale è la pulizia frequente degli ambienti in cui si vive.
ALLERGIA DA CIBO: può scatenare reazioni. Latte, soia, uova, arachidi, noci, pomodori e vari tipi di frutta sono gli alimenti incriminati. I sintomi sono: prurito quasi immediato al cavo orale, comparsa di vescicole nella mucosa, gonfiore delle labbra, ma anche orticaria, dissenteria e vomito, che generalmente scompaiono nel giro di 24 ore; asma e rinite sono invece più rare. Naturalmente in questo caso è di fondamentale importanza individuare l`alimento responsabile dei sintomi ed eliminarlo dalla propria dieta.
ALLERGIA DA ANIMALI: cani e gatti, ma anche conigli, cavalli e insetti, possono scatenare asma, starnuti, prurito alla gola e al naso, dermatiti e eruzioni cutanee. La soluzione ideale è allontanarsi dall`animale che causa il problema; in alternativa, si può provare a lavare cani e gatti una volta al mese. È stato dimostrato che il trattamento riduce di dieci volte gli agenti allergici già dopo un anno.
ALLERGIA DA SMOG: deriva chiaramente dal traffico intenso delle grandi città e dal conseguente inquinamento atmosferico. Le mucose delle vie respiratorie si irritano, peggiorando i sintomi allergici. Chi abita in città si sarà reso conto, al ritorno da una vacanza, della differenza tra l`aria che respiriamo in città e quella dei luoghi di mare o di montagna: dopo qualche giorno di aria pura, il contatto con lo smog provoca tosse, lacrimazione e senso di affanno. Il consiglio è quello di usare una mascherina se si va in bicicletta, o di fare attività all`aria aperta nei parchi più lontani dal traffico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA