Più del doppio rispetto all'edizione 2009, che pure aveva registrato duemila contatti. Un successo strettamente legato alla decisione di legare la tradizionale presenza degli Ospedali Riuniti in centro città per la Giornata nazionale della donazione e trapianto, promossa anche quest'anno dal Centro nazionale trapianti, con l'Adunata nazionale degli alpini che ha richiamato a Bergamo 500 mila persone da tutta Italia e da tutto il mondo.
«Quest'anno abbiamo deciso di associare la nostra iniziativa alla solidarietà tipica delle penne nere, anche in memoria di don Gnocchi, storico cappellano degli alpini, che è stato il primo donatore di cornee in Italia - ha dichiarato Mariangelo Cossolini, coordinatore al prelievo e trapianto d'organi della provincia di Bergamo -. L'idea si è dimostrata vincente. Siamo riusciti a diffondere il nostro messaggio a moltissime persone provenienti soprattutto da fuori provincia, alle quali abbiamo distribuito una brochure che descrive l'attività degli Ospedali Riuniti e la legislazione italiana sulla donazione degli organi».
«Molti di loro hanno conservato il tesserino che è inserito nella brochure e con cui è possibile esprimere la propria volontà di donare o meno. Compilarlo e tenerlo nel portafoglio evita ai nostri cari di decidere per noi, in un momento drammatico. Il mio compito è quello di non perdere neanche un donatore. Per raggiungere questo obiettivo è essenziale che le persone sappiano cosa prevede la legge e siano spinte a riflettere su questo tema, arrivando ad esprimere la propria decisione mentre sono in vita».
«Vorrei ringraziare per l'ospitalità il direttore dell'ospedale da campo, il dottor Lucio Losapio, con il quale si è creato un ottimo rapporto di collaborazione - ha affermato Carlo Bonometti, direttore generale dei Riuniti -. Ma un caloroso grazie va anche alle Associazioni che ancora una volta sono scese in piazza accanto a noi e anche agli infermieri delle terapie intensive e dei centri trapianto degli Ospedali Riuniti che hanno dedicato buona parte del loro fine settimana a rispondere alle domande dei visitatori su temi delicati e ancora troppo poco conosciuti come la donazione e il trapianto degli organi».
La storica vicinanza tra gli Ospedali Riuniti e gli Alpini è stata celebrata anche quando una delegazione dell'Ana ha fatto visita ai reparti pediatrici degli Ospedali Riuniti lasciando gadget e bandiere tricolori ai piccoli pazienti e quando la fanfara S. Cecilia di Borno, accolta dal direttore amministrativo Gianpietro Benigni, si è esibita nel cortile interno dell'Ospedale.
«Abbiamo voluto portare un po' dell'atmosfera di festa che ha conquistato la città anche all'interno del nostro ospedale, a favore di tutti i pazienti che non hanno potuto partecipare di persona a questo evento - ha commentato Carlo Bonometti, direttore generale dei Riuniti -. Vorrei ringraziare gli Alpini che anche in questa occasione hanno dimostrato il loro grande cuore»
I bilanci delle campagne per la donazione degli organi non possono dimenticare le iniziative rivolte ai giovani: si è appena conclusa la sesta edizione di «Lezione di Vita», che ha incontrato più di mille studenti di 16 scuole superiori e quest'anno anche due classi quarte della scuola elementare «Caterina Cittadini» di Ponte San Pietro.
Un risultato lusinghiero a cui si aggiungerà la serata del 21 maggio, nella quale Mariangelo Cossolini tornerà al liceo scientifico «Mascheroni», che, a partire dalle 20.45, sarà teatro della serata «Il dono: perchè donare gli organi?». Organizzata dal Comitato e dall'Associazione genitori del Liceo «Mascheroni», con la collaborazione del Comitato e Associazione genitori del Liceo «Giovanni Falcone» e «Paolo Sarpi» di Bergamo, al Coordinatore al prelievo è stato affidato il compito di spiegare l'importanza di un'informazione corretta sulla donazione degli organi, suggerendo anche alcune modalità di comunicazione che i ragazzi possono intraprendere per diffondere questi messaggi tra i propri compagni.
Durante la serata saranno presentati la mostra «Donazione e trapianto: voglia di vivere» degli studenti del Mascheroni e la videoinstallazione «Il dono» realizzata per gli Ospedali Riuniti dal fotografo Fabio Proverbio, entrambe presentate per la prima volta a Bergamoscienza nel 2009.
Monica Galizzi racconterà la sua storia di mamma che ha rispettato la volontà della figlia, scegliendo di donare gli organi della ragazza quando un'emorragia cerebrale l'ha portata via a soli 19 anni. Guerriero Alongi, trapiantato di cuore, invece racconterà l'esperienza di chi è tornato alla vita grazie al dono di persone generose e meno fortunate di lui. La serata è aperta a tutti e si svolgerà all'auditorium del «Mascheroni».
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