L`ipertensione da `camice bianco` è quella che si manifesta mentre ci si fa misurare la pressione arteriosa nello studio del medico; le stesse persone quando tornano a casa e si misurano da soli scoprono valori normali. L`annuncio è arrivato al 19esimo congresso della Società Europea dell`Ipertensione - ESH a Milano, a seguito dei risultati emersi in un sottostudio del Pamela condotto in dieci Centri su duemila persone in tutta la Brianza, sotto il coordinamento del professor Giuseppe Mancia.
Ci sono persone che con l`automisurazione in casa, o nell`arco delle 24 ore, rivelano normali valori di pressione arteriosa e quindi stanno tranquilli. Ma questa tranquillità va in fumo quando le stesse persone si recano nell`ambulatorio del medico e si sottopongono ad un controllo. Sorpresa: i valori sono oltre quelli di tranquillità. Fino ad ora si è affermato che l`ipertensione da camice bianco non deve preoccupare: la colpa dei livelli più alti è attribuita all`emozione che il paziente prova quando si trova davanti al medico, teme il responso, si agita. Nessun problema. Il paziente è tranquillizzato.
"Purtroppo - dice il professore Mancia- non è così. Lo studio in Brianza ha dimostrato che la pressione da camice bianco non è da sottovalutare. Tutt`altro. A distanza di dieci anni i pazienti che si emozionano e fanno salire la pressione arteriosa rischiano tre volte più di diventare ipertesi rispetto ad un soggetto che è normoteso. E` un messaggio, quello che viene dal Congresso, rivolto soprattutto al medico di famiglia".
(Apcom)
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