«Rimanere fermi significherebbe fare passi indietro - ha detto il direttore generale Maurizio Amigoni - e questo, in sanità, non è assolutamente possibile. Se siamo un punto di riferimento importante per i brianzoli e, perché no, anche per molti cittadini di altre regioni, lo dobbiamo agli investimenti fatti in termini di risorse umane e ricerca: senza le persone giuste non si può andare lontano. Oggi confermiamo che il presidio di Giussano non è affatto fermo ma continua a essere un’eccellenza».
A fare gli onori di casa il direttore della gestione complessiva del presidio Bruno Molteni, alla presenza, tra gli altri, anche del direttore amministrativo Patrizia Pedrotti. Lo stesso allenatore della nazionale di calcio under 21 Casiraghi ha voluto sottolineare l’importanza per uno sportivo di poter disporre di «un punto di riferimento come un ospedale e delle mani sapienti come quelle di Claudio Manzini».
Tecnologia e persone qualificate, dunque, il segreto di un servizio di qualità. «Se siamo cresciuti così tanto – ha sottolineato Manzini – il merito è di tutti e non certamente solo mio. La nostra struttura è piccola e agile e, anche per questo, è possibile migliorare in fretta. Sono innamorato di questo ospedale e investire vuol dire fare continui salti di qualità per noi e per i pazienti». L’Azienda ospedaliera di Desio e Vimercate offre tre unità operative che rispondono in termini di prestazioni ortopediche a Desio, Giussano e Carate.
I numeri delle prestazioni effettuate nel 2009, come ricordato da Bruno Molteni, sono significativi: 38mila visite ambulatoriali, 17mila prestazioni di pronto soccorso e oltre tremila interventi. Il 2010 sarà anche l’anno di altri investimenti per Giussano dove sono in programma la riqualificazione e l’ampliamento del Pronto soccorso e, fra gli altri la realizzazione di un nuovo blocco operatorio. È in fase di avanzata progettazione anche un nuovo padiglione per la riabilitazione motoria in acqua.
Federica Vernò
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