Il cancro al colon retto rappresenta il 14% delle nuove diagnosi di tumore ed è il più frequente tumore in assoluto in Italia, escludendo i carcinomi. Questo perché, anche se lento nella sua progressione - e di qui l’importanza della prevenzione - quando è affrontato spesso si presenta resistente alle terapie convenzionali e facile alle ricadute.
Scienziati dell’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne hanno ora identificato un meccanismo biologico che può essere sfruttato per contrastarlo e basato sulla vitamina A, quella che si trova in formaggi, pesce, uova e carne. Quando un paziente effettua la chemioterapia, la maggior parte delle cellule tumorali muoiono. Ma le mutazioni genetiche che hanno causato il tumore possono sopravvivere in un gruppo specifico di cellule “staminali” del colon, quindi premature e in attesa di crescere in piena regola. Al termine delle terapie, queste, ancora contenenti le mutazioni cancerose, possono riapparire e causare ricaduta e metastasi.
Gli scienziati di Losanna hanno mostrato adesso, con esperimenti in vivo su topi, che il loro proliferare è legato a un meccanismo biologico che blocca il gene HOXA5, permettendogli di crescere in maniera incontrollata.
Ma lo studio, pubblicato sulla rivista ’Cancer Cell’, ha poi dimostrato che la vitamina A, o retinolo, è in grado di “riaccendere” la proteina HOXA5, e di conseguenza bloccare la progressione del tumore, eliminare le cellule staminali cancerogene e impedire le metastasi. I ricercatori hanno anche ottenuto risultati simili con i campioni reali di pazienti.
Questo trattamento è ben tollerato dall’organismo e secondo i ricercatori potrebbe dare vantaggi anche come misura preventiva in pazienti ad alto rischio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA