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Lunedì 03 Gennaio 2011
Como, prima si cede
e poi si vedrà...
Rescisso il contratto con l'attaccante Rossini. Di Bari: "Chi non è contento può andarsene e comunque puntiamo sui giovani"
Il presidente Di Bari è tornato pienamente operativo in queste vacanze di Natale. Anche ieri ha passato la giornata nell'ufficio di Orsenigo, insieme a Rivetti. Si parla, appunto, di mercato. Argomento su cui presidente e allenatore si sono già confrontati anche domenica.
Che mercato sarà? Per ora, Di Bari non lo nasconde, si sta pensando per prima cosa alle uscite. E il primo nome su cui si interrogano i tifosi, ovvio, è quello di Cozzolino. Davvero il bomber se ne potrebbe andare? «Io parto dal presupposto che chiunque ritenga di non aver più voglia di restare a Como, chiunque non si senta più motivato a giocare in questa squadra, può pure andarsene. Nel caso di Cozzolino, posso dire che sinceramente mi aspettavo di più, molto di più da lui. E ho percepito anche una certa insofferenza da parte sua. Parleremo in questi giorni, voglio che lui sia convinto di restare qui e che si impegni al massimo, discorso che vale per tutti del resto». Cioè, se tutti volessero andarsene, tutti accontentati? «Non esageriamo, non credo che possa essere così. L'ho ribadito alla squadra anche in questi giorni: entro venerdì daremo una parte delle spettanze, e tutto il resto degli stipendi arriverà comunque per tempo. Non siamo una società che non paga, a differenza di tante altre. Qui problemi di quel tipo non ce ne sono. Per questo, se qualcuno non ha voglia di impegnarsi per il Como i motivi sono altri».
Tornando a Cozzolino, nel suo caso - ed eventualmente non solo nel suo - se ci sarà una partenza non sarà una rescissione di contratto. «Evidentemente nel suo caso no. La rescissione potrebbe esserci per esempio con Piraccini e Bruno, due giocatori che sono con noi ma fuori rosa per scelte tecniche, e che è giusto a questo punto che si trovino una sistemazione adatta a loro, senza perdere più tempo.Per gli altri, è chiaro che si valuteranno eventuali proposte di mercato, opportunità di scambi o quello che sarà. Ma certamente non li regaliamo».
Sui giovani in prestito dalle grosse società non dovrebbero esserci problemi. «Assolutamente no. Non ce li faremo portare via, stanno giocando più o meno tutti e molti di loro sono giocatori veramente interessanti, come del resto già si è visto. Anzi, la squadra continuerà a mantenere sempre, e sempre di più, questa linea giovane. Hanno la nostra piena fiducia».
Dunque, ricapitolando, qualche possibile - e sottolineiamo possibile, non certa - partenza pesante e largo a giovani. Ma chi arriverà? «Un mese è lungo, anche l'anno scorso abbiamo fatto dei buoni colpi aspettando e valutando con attenzione le situazioni che si creavano. Ruoli? Sappiamo che manca un esterno destro basso, lì c'è solo Maggioni. E quello arriverà. Su tutto il resto vedremo. Il presupposto è comunque quello di rinforzarci, evidentemente. Ma cercando i colpi giusti, come siamo riusciti a fare un anno fa». Buon lavoro. E buona fortuna.
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