Sport
Venerdì 14 Gennaio 2011
Basket, Trinchieri e il derby:
"Inerzia emotiva per vincere"
La chiave di volta della sfida di domenica fra Bennet Cantù e Cimberio Varese potrebbe essere rappresentata dall'aspetto psicologico
Posso capire che per molti si tratta di una partita speciale, ma io confesso con estremo candore che per me significa solo l'opportunità di cogliere una vittoria in trasferta. Due punti e nulla di più.
Ma come...
Se si intende seguire il sentiero tracciato in stile "ecco la madre di tutte le partite", ebbene sappiate che non mi si increspa neppure il sopracciglio.
Ok, ma allora che partita si aspetta.
Una nella quale vorrei si potessero notare gli otto punti di differenza tra noi e loro dopo 14 giornate di campionato. Pur consapevole che non siamo nel nostro momento migliore.
Con la sua squadra, dunque, non ha fatto alcun riferimento esplicito al significato che questa sfida riveste a simili latitudini?
L'anno scorso a Masnago quelli di Varese ci hanno parcheggiato il pullman sul muso. Loro furono molto bravi, noi uno schifo che forse peggio non si è mai giocato. Ma non mi sembra che quel capitombolo ebbe ripercussioni sul resto della nostra stagione. Anzi, alla fine abbiamo poi contato una semifinale scudetto e l'ingresso in Europa.
Eppure...
Eppure niente. Il mio ruolo mi obbliga ad avere raziocinio. Poi quando gioco voglio vincere anche il Senna, figuriamoci dunque contro Varese. Ma questo è un altro discorso.
E il fatto di ritrovarsi dinnanzi un monumento degli allenatori italiani quale Recalcati, cosa significa sotto l'aspetto professionale?
Premetto che a Recalcati riconosco delle doti di assoluto rilievo che vanno anche al di là dei titoli vinti. Ciò detto, devo pure essere coerente. Nel senso che se chiedo ai miei giocatori di mettere da parte il proprio ego per dedicarsi esclusivamente alla squadra, allora non posso dare io il cattivo esempio di pensare a qualcosa di personale. Alla domanda rispondo che in questo momento per me Recalcati è solo l'allenatore di Varese.
Frase fatta: un derby sfugge a ogni pronostico. E' d'accordo?
Lo sviluppo della partita e i protagonisti sfuggono al pronostico perché in genere in questo tipo di partite riesce a far risultato chi per primo riesce ad appropriarsi dell'inerzia emotiva. Poiché la parte psicologica è preponderante, allora puoi disporre dell'avversario. E' un po' come quel genere di gare in cui nel calcio si sente dire "chi segna per primo, vince". Aggiungo, se posso...
Aggiunga pure.
Di solito a indirizzare queste partite è "mister X", vale a dire un giocatore che non t'aspetti, non uno dei primi cinque.
Se invece si guardasse alla logica, allora potrebbe essere Slay l'avversario che per caratteristiche risulterebbe più difficile da fermare?
Credo proprio di sì, non solo per quello che produce sul campo ma anche per il suo linguaggio del corpo. E' coinvolgente, e questo è un aspetto che non dovremo trascurare.
Voi vi portate appresso la lunga assenza di Markoishvili, ma Varese ha un sacco di giocatori in condizioni fisiche non propriamente ottimali, da Ranniko a Thomas e Fajardo. E qualcuno forse non sarà della partita
Secondo me, giocano tutti e recuperano pure Bob Morse...
Fabio Cavagna
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