Sport
Domenica 27 Febbraio 2011
L'analisi di Mazzarino:
"Siena, un grande sprint"
"Noi abbiamo continuato a fare il nostro lavoro, ed è andata così: Siena ha provato due-tre volte a fare strappi in avanti, ma noi siamo riusciti ad andarle dietro"
Siena che prova a scappare, Cantù che tiene. La Montepaschi che ci prova ancora, la Bennet che non la fa fuggire. Ma alla lunga i toscani la portano a casa, come un diesel. "E' stata una partita tosta, gli arbitri hanno fatto giocare molto, non fischiato quasi nulla", ha commentato a fine serata Nicolas Mazzarino, prima di risalire sul pullman per la Brianza. "Noi abbiamo continuato a fare il nostro lavoro, ed è andata così: Siena ha provato due-tre volte a fare strappi in avanti, ma noi siamo riusciti ad andarle dietro". Alla vigilia si era detto che sarebbe stata sicuramente una partita molto diversa da quella di due settimane prima giocata a Torino nella finale di Coppa Italia. In realtà nella sostanza, vedendo almeno l'andamento, non è stata una gara molto diversa da allora: "A Siena mancava Kaukenas, a noi Mian, ma direi che sul piano del gioco non è cambiato nulla, anche se qualche correttivo rispetto alla finale di Coppa Italia l'avevamo apportato sia noi che loro", è l'analisi di Mazzarino, che però non vede un particolare momento di rottura della partita a favore della Montepaschi: "Non c'è stato un momento particolare. Siena ha provato a scappare, noi l'abbiamo ripresa, ma siamo rimasti indietro come in Coppa Italia, anche perché due-tre volte siamo tornati a tiro ma ogni volta abbiamo sbagliato". Ma secondo la guardia non è una sconfitta che darà contraccolpi alla Bennet: "La fiducia è intatta, per noi non cambia nulla. Perdere non piace mai, dobbiamo cercare di trarne le lezioni per cercare i miglioramenti che poi ci porteranno a vincere". Sfidata la prima della classe, ora il campionato della squadra di Andrea Trinchieri si ricicla su altri obiettivi: "Vediamo come succede - dice Mazzarino -, noi adesso dobbiamo concentrarci sulla lotta per il secondo e terzo posto, perché adesso siamo diventati terzi. Dobbiamo continuare a lavorare, a giocare come sappiamo, non fidandoci solo del bel campionato che abbiamo fatto fino a oggi, e poi vediamo: mancano ancora dieci partite, e sono tante". Il calendario non necessariamente dà una mano: "Noi abbiamo sei partite su dieci in casa ed è lì che dobbiamo cercare il cambio di marcia. Purtroppo affronteremo in trasferta squadre in lotte salvezza e non è mai facile. Ma dobbiamo pensare a una partita per volta, se giochiamo così sicuramente i risultati arriveranno".
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