Valsecchi sulla Lotus F1
"Mi sembrava di volare"

Ottimo tempo per il pilota comasco nella mattinata di prove a Barcellona. Per lui i complimenti della squadra

BARCELLONA - Notevole! Davide Valsecchi, al debutto nei test con la Lotus Formula 1 sulla pista di Barcellona, imprime un segno non indifferente con una prestazione per la quale si è garantito i complimenti della squadra inglese e degli addetti ai lavori. Il pilota di Erba, nella sessione di martedì garantitagli dallo status di pilota collaudatore del team, ha fatto segnare il terzo tempo (su sette piloti in pista) della mattinata: dietro a Webber e Heidfeld, e davanti a Hulkenberg, Button, Perez e Buemi. Ma le graduatorie in questi appuntamenti non hanno senso. Meglio dire che Davide, con il tempo di 1'25”405, ha fatto meglio sia di Razia (l'altro collaudatore della Lotus, che ha girato il pomeriggio) sia (soprattutto) del tempo di Trulli due settimane prima sulla stessa pista. Al primo contatto con la vettura (che Davide utilizzerà anche nelle prove del venerdì dei gp di Australia e Malesia), non è davvero male.
«Sono molto contento, di come sono andate le cose. Anche se la mia natura di pilota mi porta a pensare che avrei potuto andare anche più veloce. Ma va bene così. Ero alla prima esperienza sulla macchina, e nel giorno teoricamente meno facile, cioè la mattina del primo giorno con la pista non gommata. Credo che la squadra sia stata contenta del mio lavoro, e questo conta più dei tempi fatti segnare sul cronometro».
Davide racconta la sua esperienza con la solita spontaneità: «Dopo i primi due giri per le istallazioni, sono tornato ai box a regolare il posto di guida. C'erano parecchi problemi: non vedevo fuori dal piccolo parabrezza e mi faceva male un braccio. Abbiamo sistemato più o meno le cose,  poi ho fatto sei giri di test aerodinamico e altri sei con gomme dure. Non è stato facile prendere confidenza con la macchina. Rispetto alla HRT che avevo provato ad Abu Dhabi, è stato più difficoltoso stabilire il feeling, forse perché è una vettura più sofisticata. Ma è anche più veloce. E si è visto».
Avevi capito di essere andato veloce? «Negli ultimo stint (serie di giri, ndr), abbiamo tolto benzina e messo le gomme morbide. Siamo scesi subito di 3”. Mi sembrava di volare, è stato elettrizzante. Mi sentivo forte, stavo bene. Alla fine sarei rientrato, ma la squadra mi ha detto stare fuori e spingere, le gomme erano finite e ho fatto un testacoda. Per fortuna non ho toccato nulla».

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