Sport
Mercoledì 30 Marzo 2011
Comense-Geas, due grandi
che s'incontrano poco
Sabato in gara 1 saranno in campo 23 scudetti ma sarà anche il primo scontro diretto nei play off
E' successo così: al terzo anno dal suo ritorno in A1 il Geas Sesto si è classificato terzo nella regular season e la Comense sesta e quindi sabato a Cinisello (ore 18) le due rivali si affronteranno in gara-1 dei quarti. Confronto inedito anche perché una volta i play off non esistevano. Ma non è che in passato le strade delle due “cugine” si fossero incrociate spesso, anzi.
La Comense di Liliana Ronchetti vinceva quattro scudetti negli Anni Cinquanta e nove consecutivi negli Anni Novanta. Il Geas di Liliana (la chiamavano Mabel) Bocchi conquistava otto tricolori negli Anni Settanta. Dinastie diverse, intervallate da quella di Vicenza. Un solo punto di contatto avvenne nel 1972 in occasione del torneo del centenario nerostellato che si disputò al Parini di Cantù. E quand'anche a metà degli anni Ottanta il Geas tornò brevemente in auge, la Comense da poco rientrata in A stava gettando i germogli del futuro impero. Le due si salutano nell'89, Sesto scende in B, e si ritroveranno vent'anni dopo.
Quindi eccoci agli ultimi tre anni di duelli in A1: tre volte la Comense vince in casa e tutte e tre in rimonta e con tre allenatori diversi (Montini, Bukvic, Barbiero), tre volte invece il Geas s'impone sul campo suo. Totale 406-388 per le nerostellate. Che emozioni i successi comaschi, che rimpianti le sconfitte sul campo milanese. Ah, poi c'è anche Walter Montini. Dopo undici stagioni in Comense è passato proprio al Geas. Prima da assistente e poi da head coach. Ora guarda la Comense dall'alto: le rossonere erano partite con credenziali da quarto-quinto posto e hanno fatto ancora meglio. Le ragazze di Loris Barbiero invece hanno vissuto un torneo bersagliato dagli infortuni e a Cinisello con i noti problemi di organico dovranno moltiplicare gli sforzi. A proposito di assenze, ancor più fortunato del Geas che in campionato ha avuto otto giocatrici sempre presenti a referto in tutte le partite, è stata Umbertide che ne ha avute ben nove (fino a domenica: per Robert frattura del quarto metacarpo di una mano, come Donvito). Ora dunque è super derby. Roba per gente sanguigna… come il presidente Antonio Pennestrì. «Sabato hanno il 55% loro e mercoledi avremo il 55% noi - dice -. Sarà un bel derby che farà spettacolo e attirerà gente. Noi ce la giochiamo. E io stavolta non mancherò: mercoledì pur di rimanere a vedere la partita fino alla fine mi farò incatenare. Il derby è il derby e inoltre io non dimentico lo sgarbo che ci ha fatto Galli». Consueto discorso pre-derby alle ragazze? «Niente di particolare. Ma visto che se la sono sudata per arrivare fino a qua, perché tirarsi indietro adesso?».
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