Sport
Lunedì 05 Settembre 2011
Gilardoni e Sancassani
Venti Mondiali in due
I due canottieri comaschi vincono a Bled sul quattro senza pl e portano rispettivamente a 11 e 9 i loro titoli
Alla fine del Mondiale, sono nove le medaglie azzurre (tre in barca olimpica nel due senza, doppio e quattro senza pesi leggeri maschile di Daniele Danesin e Martino Goretti): due ori (due con, quattro di coppia pesi leggeri maschile) quattro argenti (quattro senza pesi leggeri maschile, singolo pesi leggeri maschile, due senza pesi leggeri maschile, otto pesi leggeri maschile) e tre bronzi (doppio pesi leggeri maschile, due senza maschile, quattro con intellettivi adaptive di Luca Varesano della Lario).
Nel computo dei successi azzurri, comunque, spicca soprattutto la medaglia d'argento del singolista lariano Pietro Ruta, che pur non essendo in una barca olimpica, ha risposto pienamente alla fiducia accordatagli dal ct Giuseppe Polti che lo aveva fatto partecipare al raduno premondiale dei pesi leggeri olimpici a Livigno. Da seguire i prossimi sviluppi. Ma ieri occhi puntati soprattutto sul quattro di coppia pesi leggeri, che pur essendo una specialità non olimpica è quella che ha regalato maggiori medaglie d'oro iridate all'Italia. Con i due bellagini Daniele Gilardoni al suo undicesimo titolo mondiale e Franco Sancassani a quota nove iridi, Francesco Rigon (al suo primo titolo) e Stefano Basalini (il settimo), il quattro di coppia pesi leggeri torna sul tetto del mondo due anni dopo il trionfo di Poznan. L'armo azzurro parte in testa e rimane sempre in testa. La Germania è l'unico avversario in grado di sottrarre il titolo mondiale agli azzurri. Gara in parallelo: Basalini e compagni rispondono sempre a tono agli attacchi. I tedeschi si avvicinano sempre di più (34 centesimi ai 1500), poi all'arrivo sono solo 13 i centesimi di differenza. Quanto basta. Dietro alla Germania la Danimarca, l'Irlanda, gli Stati Uniti e l'Ungheria.
Niente da fare invece per il doppio pesi leggeri donne (l'unica barca olimpica femminile) di Laura Milani ed Enrica Marasca, quarto in finale B, quindi al decimo posto, non sufficiente alla qualificazione olimpica.
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