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Lunedì 27 Febbraio 2012
Basket: giovane tifoso espulso
Il papà: «Denuncio l'arbitro»
L'episodio è accaduto durante la partita Cantù-Treviso, con un 17enne allontanato dalla security a seguito di una richiesta diretta di un direttore di gara. Suo padre: «Mio figlio ha sbagliato ma non può essere criminalizzato in questa maniera. Il signor Facchini ne risponderà nelle sedi opportune»
Chi parla è il papà (tra l'altro noto avvocato canturino) del giovane tifoso della Bennet il cui allontanamento dal parterre durante la partita con Treviso è stato espressamente richiesto da un arbitro. Il signor Fabio Facchini, appunto.
L'episodio è accaduto a poco più di cinque minuti dalla fine dell'incontro. Facchini, che ha da poco fischiato un fallo tecnico a Shermadini, confabula con il suo collega Lo Guzzo sulla linea di metà campo quando all'improvviso si dirige verso la panchina brianzola, parla con un paio di dirigenti, chiama time out e fa rientro negli spogliatoi interrompendo la sfida. Di lì a breve lo seguiranno gli altri due fischietti e gli ufficiali di campo. Sul parquet e sugli spalti ci si interroga su cosa sia mai accaduto.
Intanto, alcuni addetti della security, peraltro con molta discrezione, si avvicinano a un ragazzino seduto nel parterre e lo accompagnano fuori. Si saprà dopo che il suo allontanamento è stato espressamente richiesto da Facchini pena la sospensione definitiva della gara. La Pallacanestro Cantù, decisione di ieri del giudice sportivo, viene deplorata «per interruzione della gara in conseguenza del comportamento di un individuo atto a turbarne il regolare svolgimento» come si legge nel provvedimento.
«Mi risulta che il signor Facchini avrebbe dapprima sostenuto di essere stato colpito da uno sputo di mio figlio - spiega il padre - per poi andare più sul vago affermando che oggetto dello sputo sarebbe stato un non meglio individuato giocatore della Benetton. E invece nulla di tutto ciò. Si tratta di un falso ideologico del quale quell'arbitro sarà chiamato a rispondere. Perché mio figlio, sbagliando sia chiaro, gli ha dato dello scemo».
Leggi il seguito dell'intervista nell'edizione de La Provincia in edicola martedì 28 febbraio
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