Sport
Martedì 20 Marzo 2012
Rota e il futuro
Sarà una sorpresa
«Ho ritrovato la serenità, che adesso mi servirà per iniziare una nuova vita. Senza la scherma!». Con che cosa, Rota non ha voluto rivelarlo. «A giorni lo saprete. E sarà una sorpresa per tutti!». Forse lavorerà nel calcio
Però ci sei rimasto male. «Ero quasi preparato: sapevo che poteva succedere. La settimana prima di andare in Francia ho rivissuto nella mente tutta la mia carriera. Sono anche passato nella palestra del Piccolo Teatro, la società di Milano dove ho iniziato a tirare a sei anni. Ho capito che poteva essere l'ultima volta che ci mettevo piede».
Cos'hai provato? «Al momento una grande amarezza. Poi si è avvicinato lo svizzero Kauter, che mi ha detto che per lui rimarrò sempre un grande. Quelle parole mi hanno fatto molto piacere. Come quelle degli arbitri, che mi conoscono da molti anni e che si sono complimentati per la mia correttezza. In albergo però, da solo, lo confesso, mi sono messo a piangere. E non riuscivo più a smettere». «Ho lasciato la sacca dai miei genitori a Milano. E loro l'hanno messa assieme a tutte le medaglie. E sono tornato a casa ad Arosio. Sentivo il bisogno di immergermi nel verde della Brianza, che sei anni mi ha conquistato. Ho ritrovato la serenità, che adesso mi servirà per iniziare una nuova vita. Senza la scherma!». Con che cosa, Rota non ha voluto rivelarlo. «A giorni lo saprete. E sarà una sorpresa per tutti!». Forse lavorerà nel calcio.
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