Sport
Sabato 16 Giugno 2012
Piatti sbarca a Milano
con una scuola di tennis
Al circolo Bonacossa il comasco, allenatore di tanti campioni, si dedicherà alle giovani leve
E dal prossimo settembre, il 53enne tecnico comasco avrà modo di vedere più spesso i suoi parenti più stretti, che vivono ancora in riva al Lario.
Nei giorni scorsi, infatti, è stato ufficializzato il rapporto annuale di collaborazione tra il Piatti Tennis Team e il Tc Milano "Bonacossa" per sviluppare una scuola tennis di alto livello.
Oltre a Piatti, nel suo staff figurano Massimo Sartori - coach di Andreas Seppi, numero uno d'Italia e 24 al mondo -, Danilo Pizzorno (videoanalisi) e il preparatore atletico Dalibor Sirola.
Ma a Como non sarebbe potuto nascere qualcosa di analogo ?
Col Tc Milano ho l'esclusiva per la Lombardia. A Como ho i ricordi e gli affetti, però il lavoro è un'altra cosa... Anche se col Tennis Como, peraltro, ho lavorato in passato e ci ho giocato quando Gianni Clerici era il suo giocatore più forte....
E fu proprio Clerici a indirizzare il giovane maestro Piatti nella direzione più giusta.
Trent'anni fa Gianni mi disse "O vai in America o vai in Francia", tennisticamente erano allora due scuole molto avanti. Ed io avevo voglia d'imparare... Per cui mi recai oltreoceano da Bollettieri.
E' ancora in contatto con Clerici ?
Sì, l'ho visto a Parigi per il Roland Garros. Gianni è sempre stato per me un punto di riferimento, mi ha sempre consigliato la cosa migliore, ha una conoscenza tennistica molto ampia.
Tra i giocatori allenati da Piatti, oltre al croato Ljubicic - che portò ad essere il numero 3 del mondo -, anche un "certo" Djokovic...
In quel periodo (nel 2006, ndr), avevo Ivan. E non sarei riuscito a seguire Novak come avrebbe meritato. Ho avuto comunque la fortuna di trovare tanti buoni giocatori, come Furlan, Caratti, Camporese, Fognini e Bolelli.
Da tre/quattro anni, Piatti si vede sempre più spesso in Italia. Ho deciso di "entrare" sul territorio e prima di Milano ho collaborato con un circolo piemontese. Il mio obiettivo è insegnare a giocare a tennis e farlo con i giovani mi gratifica ancor di più. Come fece tanti anni fa alle Pleiadi di Torino, quando prese sotto la sua ala l'undicenne Ljubicic e lo portò (quasi) in vetta al mondo...
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