Sport
Martedì 14 Agosto 2012
Ferragosto al Pianella
C'è il raduno di Cantù
Trinchieri: "Abbiamo solo sei giocatori e le assenze ci penalizzeranno in vista dei primi impegni di Supercoppa e qualificazioni Eurolega"
Un raduno a ranghi forzatamente ridotti, viste le assenze per gli impegni con la varie Nazionali di Aradori, Cusin, Markoishvili, Tabu e Tyus, al quale quindi risponderanno presente i confermati Abass, Leunen e Mazzarino, i nuovi Brooks e Smith, oltre al ritrovato Scekic, guarito pienamente dall'infortunio ma ovviamente bisognoso di ritrovare il passo di gara dopo quasi un anno ai box.
Al suo quarto 'start' alla guida di Cantù, Andrea Trinchieri ci illustra la pianificazione fra parte atletica e cestistica di questa fase preparatoria alla nuova stagione: «Non c'è più differenziazione fra le due fasi. Prima testiamo i giocatori quanto a condizioni fisiche, verificando i nuovi e confrontando i parametri esistenti per chi c'era già, poi iniziamo praticamente subito a lavorare, ma non c'è più la parte atletica esclusivamente 'dedicata' a quell'aspetto, è una componente della preparazione specifica per il basket giocato».
Pallone quindi da subito, al massimo da venerdì, in una marcia di avvicinamento alla nuova annata sicuramente complicata dalle assenze: «Tanta roba -conferma il coach - credo sia purtroppo una sorta di record, cinque giocatori via (i due italiani avranno l'ultima partita delle qualificazioni europee l'8 settembre, gli altri tre l'11; n.d.r.) sugli undici della rosa. E' sicuramente un problema che rende tutto molto difficile, ma è così e non possiamo che prenderne atto. Vorrà dire che cercheremo di allenare al meglio i sei che ci sono....».
Anche perché fra il 22, SuperCoppa, ed il 28 settembre, eventuale ultima partita dei Qualifying Rounds di Eurolega a Desio, Cantù avrà già appuntamenti assai importanti; cosa potranno dare i cinque 'reduci' dalle Nazionali con una settimana appena con i nuovi compagni, tenendo anche conto che tre sono nuovi, uno -Tabu- di ritorno dopo un anno di prestito, ed il solo Markoishvili conosce già, come direbbe Bruno Arrigoni, 'il giro del fumo'?
«Non ne ho la più pallida idea, ora come ora. Sicuramente cercheremo di avere uno spartito molto semplice così che anche chi si aggiungerà più avanti potrà assimilarlo rapidamente. Il guaio è che fino ad allora saremo totalmente sguarniti con i 'tre' ed i 'cinque'».
Quella settimana di settembre sarà comunque determinante nell'indirizzare la stagione di Cantù. Trinchieri precisa: «Indirizzare mi pare eccessivo, sicuramente però la influenzerà. E dividerei i due impegni: la SuperCoppa sarà una partita a se stante, più complicata la qualificazione all'Eurolega, con tante partite, almeno speriamo, tutte difficili e in un momento nel quale non saremo certo preparati al meglio. Ma, senza voler mettere le mani avanti, ricordiamoci che comunque una Coppa la faremo e l'Eurocup non è certo una coppetta qualsiasi. In sintesi prima dovremo avere il coraggio di affrontare Siena e l'ambizione di provare a batterla, poi a Desio avremo l'opportunità di tentare di entrare fra le prime 24 squadre d'Europa».
Ma quando sarà al completo, quale Pallacanestro Cantù potremo vedere, secondo Trinchieri?
«Se tutti i tasselli si armonizzeranno come penso, si vedrà una squadra con un taglio molto diverso rispetto al recente passato. Con maggiore impatto fisico, più atletica, meno compassata nel gioco pur se più incline all'errore, ma forse maggiormente capace di rimediare a tali errori. Fino allo scorso anno ai pochi sbagli si poneva riparo con la testa e con le letture tattiche, ora lo potremo fare anche con qualche balzo, qualche corsa in più, qualche prodezza atletica insomma. Puntando sempre all'obiettivo che una squadra giovane possa, assieme all'esuberanza fisica, imparare anche a portare in campo la pallacanestro che abbiamo giocato in questi anni».
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