Sport
Sabato 22 Settembre 2012
Cappellini quinto
ma che sfortuna
Gap incolmabile, almeno a tutt'oggi, tra le potenze del Golfo e il resto del mondo. Innanzi tutto questa la ragione del monologo dei dubaiani Arif Al Zafede Mohamed Al Marri di Victory 3 nel Gran Premio d'Italia a Como
Per onor di cronaca, a fare la gara è stato Victory 3, vanamente inseguito dal catamarano numero 5 del Team Abu Dhabi e, in un primo tempo da Spirit Of Qatar 96 di Scheik Hassan, che però dopo qualche giro si prende un'ondata sul cupolino ed è costretto a perdere terreno. Peggior sorte agli italiani di Fa.ro Acciai 23, di Gian Maria Gabbiani e Luca Nicolini, in testa coda e barca capovolta alla boa di Blevio. A prendere il posto di Qatar 96, si fa sotto la barca gemella, Qatar 95, dell'esperto Matteo Nicolini, che conduce fino alla bandiera a scacchi in terza posizione, guadagnando un podio davvero prezioso. Quarto e primo degli italiani Fendi Racing di Luca Fendi e Giovanni Carpitella.
<+tondo>La barca nuova, un Victory acquistato lo scorso marzo (con i Lamborghini Scam V12 curati dal noto tecnico dei motori comasco Franco Alloni), ha tenuto un'ottima andatura di gara, con un occhio particolare allo specchietto retrovisore, per non farsi avvicinare troppo da Guido Cappellini.
<+tondo>Brutta mattina per il dieci volte campione mondiale comasco ed il suo team. Quando Poliform 74 è stato messo in acqua per le prove libere, il lago troppo basso e i pontoni non abbastanza portati avanti per avere più profondità, hanno visto ammassare tutte le barche in poco spazio.
La barca di Cappellini è stata spinta su una secca, così che quando ha avviato il motore, un'elica ha toccato il fondo, rovinandosi. C'è voluto l'intervento, che ha avuto del miracoloso dello specialista Silvio Scavone, per rimettere in sesto il pezzo danneggiato.
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