A Cantù Berdini c’è
«Non ho avuto dubbi»

Pallacanestro Il giovane play resta nella squadra di Sacchetti, nonostante tre offerte da altri team. Il suo proposito: «Farò di tutto per farmi trovare pronto»

Pagato l’ultimo conto con la sfortuna – un altro colpo al volto, altra mascherina protettiva -, Nicola Berdini dopo gli Europei con la Nazionale Under 20 sta trascorrendo le vacanze a casa, a Civitanova Marche, prima di risalire l’Italia e tornare a Cantù. Dove lo aspetta il suo secondo anno consecutivo nel roster dell’Acqua S.Bernardo. Lo scorso anno in prestito dalla Reyer Venezia, ora impegnato con il club brianzolo con un 1+1.

Un ritorno non del tutto atteso, il suo nome non era dato per certo a Cantù, almeno nelle battute iniziali del mercato. Ma, alla fine, il play ventenne sarà di nuovo agli ordini di coach Meo Sacchetti. Ed è felice di esserlo: «Uno dei miei obiettivi estivi era restare a Cantù. C’è sempre stato un dialogo fitto tra le due parti. Il mio nome era tra quelli della lista, effettivamente ho letto un po’ di sorpresa nell’ambiente, ma non lo era per me. Ho avuto anche altre offerte, ma quando Cantù si è rifatta sotto, non ho avuto dubbi. Era troppo importante dare continuità alla stagione vissuta a Cantù».

Del resto Berdini è spesso stato elogiato dal tecnico di Cantù, ora può solo cercare di confermarsi e migliorarsi: «Suppongo che la parola del coach abbia avuto un peso, ma onestamente non saprei dirlo. Io nel corso della stagione ho sempre cercato di dare del mio meglio e spero di continuare a farlo, aiutando la squadra. Io credo di aver fatto qualcosa di buono lo scorso anno, nonostante tutti gli infortuni: lo stiramento a inizio anno, la caviglia “saltata”, la rottura del setto nasale. Con questo nuovo infortunio all’Europeo, che mi ha costretto a indossare ancora la mascherina, spero di aver saldato tutti i conti con la sfortuna».

Ritorna a Cantù dopo un anno vissuto sempre in campo: «Era dallo scorso agosto che non mi fermavo, ma ora mi sto già preparando per il raduno e la nuova stagione. Sono reduce dagli Europei Under 20, una bella esperienza: abbiamo affrontato squadre di livello, abbiamo battuto Spagna e Isreale e che è arrivata seconda. Volevamo entrare nelle prime otto, abbiamo chiuso noni».

Non sarà da sa solo nella sua seconda stagione canturina, con lui anche Bucarelli, Baldi Rossi e Nikolic. E, nel suo ruolo, una new entry come Hickey: «Sicuramente ripartire da un nucleo è importante, ci sono giocatori che sanno cosa vogliono piazza e società: l’importante sarà trasmettere il desiderio di raggiungere un grande obiettivo. Un americano nel mio ruolo? Il mio compito non cambierà, sarà il cambio del play titolare e Hickey è un Usa di alto livello. Farò il possibile per farmi trovare pronto e guadagnare minuti in campo. Anche Berdini non vede l’ora di “vendicare” gara 5 di semifinale dello scorso anno: «Non abbiamo centrato l’obiettivo, ma vogliamo tutti riscattare quella delusione. Ci vuole tempo, sarà una stagione complicata in un girone molto competitivo. Dovremo essere bravi a non perderci mai d’animo nel corso della stagione e a tener duro: i risultati arriveranno».

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