Challenger di Como
Arnaboldi va fuori

È stato un match tesissimo e combattuto, con il primo set nelle mani di Moroni per 6-3 e il secondo il quelle del canturino per 6-4

Nella parte alta del tabellone del Challenger “Città di Como” una semifinale secondo pronostico: da una parte la testa di serie numero 1 Daniel Altmaier (tedesco) e la numero 4, l’argentino Juan Manuel Cerundolo.

Sotto, un match tutto italiano tra la sorpresa Andrea Vavassori, in arrivo dalle qualificazioni (e in finale anche nel doppio), e Gian Marco Moroni che, al termine di un match dai contenuti drammatici, ha eliminato dopo 2 ore e 42 minuti di gioco il favorito del pubblico di casa, il canturino Andrea Arnaboldi.

È stato un match tesissimo e combattuto, con il primo set nelle mani di Moroni per 6-3 e il secondo il quelle del canturino per 6-4. La partita è cambiata, diventando ancora di più una battaglia senza esclusione di colpi, sul 3-1 Moroni nel set decisivo. Dopo due richieste di intervento medico, Moroni – in difficoltà fisiche per un guaio muscolare – ha iniziato a tirare tutti i colpi (a partire dal servizio) per accorciare gli scambi, aggiungendoci anche un paio di servizi da sotto. A innervosirsi di più per la situazione anomala, però, è stato Arnaboldi che non è riuscito a recuperare il divario di un parziale concluso 6-2.

In apertura di giornata era invece arrivata l’impresa – l’ennesima – di Andrea Vavassori, giocatore dall’intelligenza tattica sopraffina oltre che bello da vedere per la varietà del gioco. Partito dalle qualificazioni nel tabellone di singolare, ha eliminato la testa di serie numero 2, lo slovacco Jozef Kovalik, 28enne e numero 118 delle classifiche mondiali Atp. Una partita perfetta, quella dell’azzurro, aiutata da un ottimo servizio (7 ace e il 65% di prime) e dalle continue discese a rete a prendersi il punto. Il punteggio finale, 6-3 6-4, fotografa perfettamente il match: «Sono contento, ho giocato molto bene variando il gioco e mettendolo in difficoltà – ha commentato alla fine il piemontese –, il servizio poi è stato ottimo».

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