Ferrari è quinta in Coppa del Mondo. Contenta a metà, voleva il podio

Comunque una buona prestazione di livello internazionale

Non è riuscita ad andare a medaglia Carlotta Ferrari nella tappa di Udine della Coppa del Mondo Under 20 di fioretto.

La comasca ha messo a referto il quinto posto, uscendo nei quarti per opera dell’israeliana Lior Druck. Un’altra atleta con la stella di Davide, Kagan Tyagunov aveva inflitto alla portacolori dell’Aeronautica, tesserata anche per la Comense Scherma, la seconda sconfitta di giornata, nel girone. In gara anche un’altra comasca della Comense Scherma, Lea Zoni a difendere i colori della Germania, che ha chiuso al 75° posto.

Per Carlotta Ferrari va in archivio una buona prestazione, anche se è mancata la ciliegina sulla torta del podio. In terra friuliana erano presenti le più forti atlete al mondo della categoria juniores.

Oltre alla qualità c’era anche la quantità con le 168 iscritte. La comasca era la “più alto in grado” nel ranking di giornata (è la terza al Mondo). E proprio questo particolare, le dava l’investitura di una delle candidate per le medaglie.

Inizio non al massimo per la comasca che nel girone, incassava, oltre alle cinque vittorie, anche una sconfitta, seppur di misura per 4-5 con l’israeliana Kagan Tyagunov.

Lo stop consegnava all’esponente dell’Aeronuatica, il quattordicesimo posto nel seeding della gara. Primi due turni contro avversarie turche per la comasca che, nella prima sfida, superava Beril Turhanlar per 15-7 e nella seconda si sbarazzava per 15-6 di Lal Elturn. Nei sedicesimi ecco il derby con Margherita Lorenzi, risolto a favore della talentuosa nerostellata con il punteggio di 15-12. Negli ottavi l’allieva della maestra Serena Pivotti era molto convincente e aveva ragione, in maniera netta, per 15-4 della spagnola Adriana Tucker, che era la terza nel seeding.

Ferrari era ad un passo dalla zona medaglie. Sulla strada del podio però c’era un’altleta israeliana che, nella mente della comasca, ha fatto riemergere le “ombre nere” della sconfitta nel girone.

E purtroppo i timori si sono materializzati con Lior Druck che si imponeva per 15-12. Il cammino di Ferrari si fermava ad un quinto posto, di valore internazionale che però lascia un po’ di amaro in bocca.

Anche perché la finale per l’oro è stata un derby italiano tra Matilde Canavese e Aurora Grandis.

Più breve il cammino di Lea Zoni che si è bloccata alla prima diretta, uscendo sconfitta per 10-15 dalla francese Cyrielle Darde. Oggi c’è la prova a squadre.

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