Altri Sport / Como città
Venerdì 26 Marzo 2021
Il golf si prepara alla ripresa
«La passione non è mai mancata»
Parla Sergio Sala (socio del Golf Club Monticello), uno dei due comaschi (l’altro è Giovanni Porta del Lanzo) consiglieri regionali in carica
«La passione non è mai mancata e la voglia di ricominciare è tanta. Il golf, in provincia di Como e in Lombardia, saprà farsi trovare pronto alla ripresa». Parole e musica di Sergio Sala (socio del Golf Club Monticello), uno dei due comaschi (l’altro è Giovanni Porta, presidente a Lanzo Intelvi) consiglieri regionali in carica.
E l’analisi arriva da chi il termometro ce l’ha in mano, e non solo per il fatto che l’attività del Comitato (in presenza e a distanza) non si è mai fermata. Sala infatti si occupa della parte agonistica (calendari gare, arbitri e regolamenti), mentre Porta è il responsabile dell’attività giovanile, una grande fetta del know how federale.
«Mi fa specie - spiega Sala - dire che è è tutto fermo al 2019, prima cioè della pandemia. Perché in realtà non è così, visto che gli agonisti d’interesse nazionale, in pratica, si sono fermati solo durante il lockdown dell’anno scorso. E dato che il calendario regionale, che abbiamo varato a fine 2020 per il 2021 non solo è fitto di gare, ma prosegue e addirittura conferma la voglia di ripartire di tutti i circoli».
E lo stato di salute del movimento, da noi e in Lombardia, qual è? Sala ha pochi dubbi: «Siamo la regione trainante, lo dicono i numeri e i risultati. Fino al 2019 l’incremento è stato ottimo: a fronte di 20 mila soci, si era registrato un aumento di 600. Tenete conto che i mesi del boom, da sempre, sono aprile, maggio e giugno, ai primi caldi. Pensate allora a quello che può essere accaduto l’anno scorso e quello che rischia di accadere stavolta, con tutte quelle incertezze...».
Ma di certezze ce ne sono. E Sala ne è portatore sano. Sentire per credere. «Siamo pronti a ripartire in sicurezza e seguendo tutti i protocolli. Cerchiamo di non deprimerci e guardare al futuro con un po’ di ottimismo. Ce lo insegnano, prima di tutti, i circoli della provincia. Ovvio, al momento, nessuno può azzardarsi a mettere in preventivo le entrate da green fee, visto che dei turisti non c’è nemmeno l’ombra. E penso alla forza attrattiva di club come Villa d’Este, Menaggio e Lanzo, giusto per stare nei centri del turismo. Ma voglia e passione non mancano di certo».
Stanno però saltando alcune gare. «Quello sì - spiega il consigliere -. Più che altro i circoli si stanno battendo per una riprogrammazione su settembre e ottobre. Non è facile, al giorno d’oggi - con club house chiuse e servizi vietati - pensare a una manifestazione di richiamo nazionale o regionale, con minimo 140/150 giovani, che significano almeno altri 100 accompagnatori. Capisco i dubbi e le perplessità di chi ha delle responsabilità».
Il golf era e rimane una delle discipline più sicure. «Come si fa a dire il contrario? - conferma Sala - Si va in campo con persone ad almeno 30 metri di distanza, che non s’incontrano e che non hanno contatti. Ma le direttive sono queste e noi responsabilmente ci adeguiamo».
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