Nuoto, da Bellagio a Como
Giorgio Riva ce l’ha fatta

Una bella impresa nelle acque del Lario, compiuta in poco meno di otto ore

Giorgio Riva ce l’ha fatta, in poco meno di otto ore: ha attraversato la sponda orientale del braccio comasco del Lario, da Bellagio a Como. Più precisamente dal Lido di Bellagio al pontile della Como Nuoto in viale Geno: ha chiuso un cerchio, perché un anno fa si era cimentato nella Bellagio-Lecco. Come un anno fa è stata un’impresa solitaria, ma non troppo, perché al suo fianco, in vari punti del lago (Careno, Blevio e Torno), c’erano i Master della Como Nuoto ad accompagnarlo. Non solo, c’era un gommone con medico, fidanzata e papà per i rifornimenti.

La traversata è cominciata poco dopo le 7.30 del mattino e si è conclusa alle 15.30, un’oretta in più rispetto al tempo stimato alla vigilia. Dettagli, perché non c’era fretta di battere nessun record, in questa impresa lunga 25 chilometri a nuoto. Centinaia di bracciate solitarie, accompagnate nel finale dall’entusiasmo dei ragazzini della Como Nuoto, entrati in acqua con Riva, dalle pagaiate di una Lucia e di due kayak e dagli applausi dei tanti curiosi e soci della Como Nuoto che lo attendevano in viale Geno.

All’uscita dall’acqua, Riva, trentenne di Carate Brianza, sembrava che avesse compiuto solo pochi metri, talmente era lucido mentre cercava di uscire dalla sua muta nera: «Problemi?Ho solo dovuto fare i conti con qualche corrente nella parte centrale del percorso, all’altezza di Nesso, e c’erano parecchie onde dovute al traffico dei battelli. Ma, nel complesso, è andata bene e devo dire che non ci sono stati inconvenienti. Grazie alla Como Nuoto che mi ha supportato e, ovviamente, alla Croce Rossa e a tutti coloro mi sono stati vicini in queste ore».

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