Ruggeri: «Resto a Rovigo
per difendere scudetto e Coppa»

Anche quest’anno è ambizioso il programma del comasco che gioca nella Top 10

L’estate di Davide Ruggeri è divisa tra gli allenamenti con il Rovigo e lo studio. Il giocatore comasco (22 anni), dopo la riconferma con il quindici campione d’Italia, ha iniziato nei giorni scorsi la preparazione per la nuova stagione. Durante le brevi vacanze si è concentrato sullo studio: è iscritto all’Università nel corso di laurea in Scienze motorie sportive.

La preparazione per l’ultimo esame, si è sovrapposta alla ripresa dell’attività sportiva. «Chiaramente bisogna essere organizzati per riuscire a ritagliare anche il tempo per lo studio», dice Ruggeri che punta a brillare anche sui libri, come sta facendo nel rugby.

Il titolo di “miglior giocatore”della finale scudetto contro il Petrarca, ha fatto aumentare le quotazioni del comasco, che ha avuto la riconferma nel Rovigo. Anche perché è un beniamino dei tifosi, che gli riservano sempre delle accoglienze “speciali”. «Sono molto felice di restare un altro anno nei “bersaglieri” -dice - . È una squadra che punta in alto ed è quello che voglio».

I veneti hanno cambiato molto, con l’addio di coach Umberto Casellato, sostituito dal sudafricano Allister Coetzee e la partenza di quindici giocatori. Ne sono arrivati altrettanti e Ruggeri, pur essendo ancora giovane, è diventato uno dei “veterani”, grazie anche alle esperienze come capitano nella nazionale Under 20. «Sono qui per dare il mio contributo - dice il comasco cresciuto nel settore giovanile del Rugby Como -. Posso giocare sia come numero otto che come flanker: dipenderà dall’esigenza della squadra».

A Rovigo è arrivato nell’estate del 2019 e ha fatto parte dei titolari che hanno conquistato la Coppa Italia, unico trofeo assegnato nel 2020. A maggio nella finale scudetto ha pure segnato una meta. Ora è atteso al terzo anno, si spera completo senza gli intoppi della pandemia, anche per provare a conquistare la maglia della nazionale maggiore. «Non so cosa mi riserva il futuro, ma sicuramente mi aspetta un anno interessante qui a Rovigo - dice il comasco -. Vogliamo difendere il titolo di Campioni d’Italia e anche la Coppa Italia vinta due stagioni fa».

L’azzurro è nel dna di Ruggeri che è stato protagonista già nell’Under 17 prima di diventarlo nell’Under 20. E che adesso sogna la nazionale maggiore. Sa che per arrivarci deve fare bene nella squadra di club e diventare sempre più bravo. «Ora ho un grande focus sul lavoro fisico e atletico - dice - . Più il tempo passa più questo aspetto sta diventando un mio punto di forza».

Il “successo” non l’ha cambiato. È rimasto il ragazzo alla mano, di sempre. Tanto che quando torna a Como, chiede sempre il permesso al presidente dei Cinghiali, Michele Cerbo, per potersi allenare. E lo fa in mezzo ai giovani, che lo ammirano e puntano ad imitarlo: ad arrivare in alto come ha fatto lui.

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