Scuole di tennis sì
Ma solo all’aperto

La Federtennis ha provato a far luce e, grazie a un comunicato chiarificatore, sono emerse alcune vie d’uscita

Il nuovo Dpcm paralizza pesantemente anche l’attività tennistica.

Primo tra tutti a riprendere la scorsa primavera – il distanziamento fa parte della natura stessa di questo sport – ora la nuova normativa d’urgenza mette sullo stesso piano palestre, piscine e, a queste latitudini, gli irrinunciabili palloni pressostatici. Dove, di fatto, si concentrano l’attività amatoriale e le lezioni di tennis, ossia il grosso dell’attività.

La Federtennis ha provato a far luce e, grazie a un comunicato chiarificatore, sono emerse alcune vie d’uscita. Riassumendo, ogni manifestazione a carattere regionale - quindi i campionati provinciali, regionali, coppe d’inverno, campionati di serie C, D e a scendere, oltre alla frequentatissima attività amatoriale dei tornei Tpra - è sospesa.

Tuttavia, la quasi totalità dei tornei organizzati dai circoli non ha limiti regionali (Seconda, Terza, Quarta categoria) in quanto teoricamente possono iscriversi all’evento giocatori tesserati agonisti in arrivo da ogni regione d’Italia.

Si tratta quindi di manifestazioni – sempre sulla carta – a carattere nazionale e quindi consentite. Di fatto, tutti i tornei di ogni categoria potranno essere disputati, anche sotto i palloni pressostatici. E, di conseguenza, i giocatori di queste categorie, posto che l’allenamento sia funzionale alla partecipazione a questi tornei, potranno allenarsi sotto i palloni. Tutti gli altri, quindi i non agonisti, soci di club, ecc… potranno giocare solo all’aperto: l’attività, nei mesi freddi, sarà ridotta al lumicino.

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