Tennis, maledizione coronavirus
Annullato il Challenger di Como

Niente da fare per il torneo Atp del Tennis Como sui campi di Villa Olmo

Niente da fare, annullato il Challenger Atp “Città di Como” di tennis. Questo il testo integrale del comunicato appena inviato dal comitato organizzatore.

«Abbiamo aspettato fino a quanto è stato possibile, prima di prendere una decisione. Ma, a fronte di un quadro internazionale ancora “bloccato”, senza certezze su date ed eventuali ripartenze del tennis professionistico in seguito al lockdown per l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, alla fine abbiamo dovuto alzare le mani al cielo in segno di resa. L’edizione 2020 del Challenger Atp “Città di Como” non si disputerà.

Sarebbe stata la 15esima volta per il tennis professionistico sulla terra rossa di Villa Olmo, un appuntamento atteso e a cui il comitato organizzatore stava lavorando da mesi. La comunicazione è già stata inoltrata all’Atp. Contiamo di ripresentarci nel 2021 sempre con la stessa data, a cavallo tra agosto e settembre.

Vogliamo però ringraziare comunque le aziende e gli Enti che ci sono stati vicini e che erano pronti ad affiancarci anche in questa edizione. Poi vorremmo ringraziare il pubblico che negli anni con la sua presenza costante ha concorso a far crescere l’importanza di questo appuntamento per il nostro circolo e per tutta la città di Como.

Alla fine la scelta è stata quella di mettere in cima alle priorità la salute e la sicurezza di tutti, nella convinzione che nel 2021 potremo tornare a vederci sugli spalti di Villa Olmo per continuare una tradizione che negli anni ha visto approdare in riva al nostro lago - tra gli altri - talenti della racchetta come Thomas Muster, Dominic Thiem, Kevin Anderson, Nicolas Massu, Diego Schwartzman, Pablo Carreno Busta, Kyle Edmund e i nostri Simone Bolelli, Marco Cecchinato e Salvatore Caruso, senza dimenticare di recente Jannik Sinner.

“I problemi organizzativi in questa edizione, visto quanto sta avvenendo a livello mondiale, sarebbero stati comunque tanti – ha commentato Giulio Pini, presidente del Comitato Organizzatore del Challenger Atp “Città di Como” – A questo dato oggettivo, si è aggiunta una nostra valutazione sociale e umana non meno importante: non ce la sentivamo di impegnarci in uno sforzo economico del genere in un momento storico di grande difficoltà per molte persone e famiglie”».

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