Vaccaroni, Trillini e Vezzali
Como era culla della scherma

L’amarcord: il Fioretto d’argento Esperia, manifestazione che tutti invidiavano

L’ultima stoccata vincente è stata della polacca Sylwia Gruchala nel 2004. Ma nell’albo d’oro delle cinquanta edizioni del “Fioretto d’argento Esperia” figurano atlete che hanno fatto la storia della scherma: Dorina Vaccaroni, Giovanna Trillini e Valentina Vezzali. Solo per restare alle italiane. D’altra parte la prova di Coppa del mondo di Como, era di categoria super A e assegnava i punteggi doppi rispetto a quelle normali.

La riforma del calendario internazionale e l’universalizzazione della scherma, con la presenza di Nazioni emergenti hanno cancellato la tappa sulle rive del lago. Senza dimenticare la regola che prevede una sola gara sul territorio nazionale. A sconfiggere il Fioretto d’argento la concorrenza di Torino che ospita l’unica tappa italiana del circuito iridato al femminile.

Eppure la location comasca era da sogno. Gli assalti erano ospitati nella splendida cornice di Villa Erba a Cernobbio. L’unica pecca era la ristretta presenza del pubblico, limitato dall’ampiezza del salone (pur grande). Proprio per superare questo handicap nel 1999, le fasi finali furono spostate al Teatro Sociale, precedute da una sfilata di moda. E la risposta del pubblico fu più che positiva. A far scattare il Fioretto d’argento, nel lontano 1955, il Circolo Esperia che, nel 2019, ha festeggiato il centenario della fondazione. Nell’organizzazione poi entrarono la Ginnastica Comense e il comune di Como. A partire dal 1995 si disputò la prova a squadre nazionali trofeo “Città di Como” che però, in alcune occasioni (proprio nel 1999) fu annullata per la scarsa partecipazione (solo quattro nazionali).

La location era la palestra della Magistri Cumacini a Lazzago che ospitava (in una data diversa) il Gran premio Città di Como di fioretto maschile, inserito nel calendario della Coppa del mondo, riservata agli Under 20, organizzato dalla Ginnastica Comense. La gara era dedicata al maestro Giuseppe Pisani, allenatore anche di Antino Spallino. Purtroppo la rivoluzione del calendario ha strappato a Como, anche questo importante appuntamento. Il Fioretto d’argento, in riva al lago, era una delle gare preferite dalle atlete. Anche perché le premiazioni avvenivano sulle acque durante una suggestiva crociera notturna. Alla vincitrice veniva consegnata poi una riproduzione, in argento della Lucia.

Nel 2004 è calato il sipario su un appuntamento di altissimo livello. La Comense Scherma, erede della vecchia società, ha organizzato di recente manifestazioni dai “grandi numeri”, come le prove di qualificazione ai campionati italiani,. Una gara di Coppa del Mondo sarebbe meno impegnativa, visto che in pedana salirebbero poco più di un centinaio di atlete. Ma bisognerebbe convincere la federazione internazionale e vincere la concorrenza di altre città. Impresa a dir poco titanica.

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