Altro mondiale per Paolini
«È un circuito per campioni»

Il comasco pronto per Firenze. Lo ha scelto ancora Bettini. «Il c.t. è un amico che stimo»

E fanno dieci: tanti sono gli anni trascorsi da quell’atto di generosità sulla Cipressa (22 marzo del 2003) in cui Luca Paolini spronò Paolo Bettini verso il successo finale nella Milano-Sanremo, vincendo lo sprint finale su Mirko Celestino.

Bettini, diventato commissario tecnico azzurro dopo la perdita di Franco Ballerini (era il 2010), non ha mai smesso di ringraziare il suo fedelissimo scudiero comasco alla Mapei.

Non sente gli anni il trentaseienne della Katusha, all’ennesimo mondiale (sarebbe il decimo). Ma che effetto fa avere come c.t. il capitano di sempre? «Difficile spiegarlo – ha detto tempo fa Luca -. La sensazione quella di vedere come le carriere ciclistiche siano cresciute in parallelo».

Si è parlato tanto di forza di squadra. «L’idea di Nazionale come “gruppo” l’abbiamo percepita la prima volta con Franco Ballerini. Paolo sta facendo lo stesso. Si è impegnato a programmare ritiri durante l’arco della stagione per meglio amalgamare tra di loro i corridori . Questi raduni importanti».

Questo di Firenze è un circuito tosto. «Ma dopo due terzi di gara (circa 200 km.) emergeranno gli atleti dotati di miglior fondo, con i grandi nomi di sempre, Belgio e Spagna squadre che faranno il possibile per avere una soluzione di forza, individuale e non un arrivo folto di gruppo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA