Atletica / Olgiate e Bassa Comasca
Mercoledì 25 Marzo 2020
Cambio di testimone in cattedra
tra i professori Bianchi e Puppi
La storia dei due campioni di corsa in montagna al liceo Terragni di Olgiate Comasco
Per insegnare matematica e fisica al liceo Terragni di Olgiate Comasco bisogna essere dei campioni di corsa in montagna. Dal 2018 infatti la cattedra della scuola comasca è occupata da professori che hanno un blasone nelle gare in salita: l’olgiatese Ilaria Bianchi che ha passato il testimone, lo scorso mese di agosto, a Francesco Puppi.
Un passaggio determinato dalla seconda maternità. Si tratta, ovviamente, di una fortunata coincidenza che ha permesso agli alunni di avere due campioni come professori.
Il curriculum parla per loro, e basti citare l’ultimo sigillo, in ordine di tempo, di Puppi (28 anni) che a novembre è diventato vice campione del mondo lunghe distanze di corsa in montagna, dopo aver vinto l’oro, nella stessa specialità, nel 2017 a Premana. Bianchi (34 anni) è rimasta ferma nella scorsa stagione per la nascita del secondo figlio Gabriele. Nel 2017 era nata la primogenita Sofia. L’olgiatese, in parallelo alla carriera agonistica, ha portato avanti quella scolastica, laureandosi, nel 2011, in Matematica con 110 e lode.
L’anno dopo ha ottenuto l’abilitazione per l’insegnamento di matematica e fisica. Nel 2018 ha partecipato al concorso ed ha ottenuto la cattedra al Terragni, dove è diventata di ruolo nel 2019. Poi la seconda maternità e lo stop sino al prossimo 4 luglio. Il caso ha voluto che ad occupare la cattedra fosse un altro campione di corsa in montagna.
Puppi ha conseguito nel 2017 la laurea magistrale in Fisica all’Università di Milano con una tesi sui nuovi substrati per la produzione delle cellule fotovoltaiche più efficienti. La commissione gli ha attribuito una votazione eccellente di 108/110. Il guanzatese ricorda un aneddoto curioso:«La tesi l’ho spedita mentre ero in aeroporto al Jonh F. Kennedy di New York, dopo aver preso parte alla maratona».
È toccato a lui vivere questa esperienza di insegnamento, molto particolare, con le restrizioni per il coronavirus. «Faccio “lezioni” quattro volte a settimana, on line, in videoconferenza - spiega -.È un’esperienza nuova che i ragazzi hanno preso con grande responsabilità, capendo la gravità del momento. Come nella “vita normale” c’è qualcuno che fa il furbo e ne approfitta, ma è una parte marginale».
Particolare anche il momento come atleta. «Ho ridotto moltissimo gli allenamenti - conclude Puppi -. Nei pochi che faccio, rispetto le norme. Non vale la pena di prendere rischi inutili:un consiglio che do a tutti i runner. Ripartiremo insieme, quando tutto sarà finito».
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