Atletica / Como città
Giovedì 26 Marzo 2020
Giorgi lo dice con una foto
«Rinvio Tokyo? guardo avanti»
«Sono sollevata che non le abbiano cancellate, ma che si tengano lo stesso, anche se tra un anno»
«Anno nuovo ma stesso obiettivo e stesso sogno». E’ il pensiero che martedì, appena ricevuta la notizia dello spostamento al 2021 delle Olimpiadi di Tokyo, ha voluto postare Eleonora Giorgi. Corredato da una foto, molto significativa, scattata nel 2016 ai giochi di Rio, nell’Olympic park di Barra da Tijuca, con la cabiatese (30 anni) di spalle, con la tuta dell’Italia, che guarda avanti, verso il futuro.
«Sono sollevata che non le abbiano cancellate, ma che si tengano lo stesso, anche se tra un anno», ha commentato la marciatrice, bronzo ai mondiali di Doha nella 50 chilometri. Un sollievo importante, anche perché, pur essendo la marcia una delle discipline dove il ritiro dall’attività avviene più in là negli anni, Parigi 2024 poteva diventare un traguardo difficilmente raggiungibile.
Giorgi infatti, dovrà pur pensare alla vita privata. Lo slittamento di un anno permetterà alla cabiatese di collezionare la terza partecipazione olimpica, dopo Londra 2012 e Rio 2016. Per tagliare il traguardo sarà necessario però lavorare sodo. Appena sarà possibile. «L’emergenza per il coronavirus ha di fatto bloccato le attività sportive ed anche per questo motivo lo slittamento è positivo -spiega la comasca -. Per molti atleti in tutto il mondo, in questo momento è difficile - se non impossibile - allenarsi». Lo slittamento di un anno permetterà a tutti di riprendere la normale attività, dopo il prolungato stop per l’epidemia. Se le Olimpiadi fossero state riconfermate al prossimo mese di luglio, gli atleti avrebbero avuto una preparazione “di corsa”, affrettata e a spezzoni. Invece l’avvicinamento potrebbe essere scandito da appuntamenti importanti, come la Coppa del mondo di marcia di Minsk, che avrebbe dovuto svolgersi il 2 e 3 maggio prossimi ed invece è stata sospesa. La competizione iridata, che dovrebbe essere l’ultima volta della 50 chilometri, potrebbe essere rimessa in calendario l’anno prossimo e diventare propedeutica all’appuntamento olimpico
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