L’oro della staffetta
Rimpianto comasco

Marcell Jacobs, a caldo pochi minuti dopo aver vinto, con la staffetta 4x100 il secondo oro olimpico, ha ricordato che il successo è stato costruito anche grazie a chi a Tokyo non c’era.

In particolare ha citato Federico Cattaneo. «Mi ha emozionato tantissimo -dice il rovellaschese -.Sono contentissimo per loro e per i risultati strabilianti».

Cattaneo ma anche Chituru Ali, il giovane velocista di Albate, sono stati veramente ad un passo dal poter salire sul tetto del mondo.

L’esplosione di Lorenzo Patta e alcuni problemi fisici, hanno bloccato la convocazione per i giochi dei cinque cerchi.

Cattaneo (28 anni) la maglia azzurra con la staffetta l’ha vestita in diverse occasioni. Anche importanti come nell’ottobre 2019 a Doha nel mondiale, con l’Italia che non riuscì a staccare il pass diretto per le Olimpiadi. Il quartetto azzurro siglò il primato italiano, con il tempo di 38”11, stracciato due volte proprio in questi giorni. Il comasco era il primo frazionista e aveva proprio il posto che adesso è di Patta. Di quella staffetta facevano parte anche Jacobs (seconda frazione) e Tortu (ultima) oltre a Davide Manenti (alle Olimpiadi è toccato a Fausto Desalu). Cattaneo è rimasto in lista per la chiamata, sino all’ultimo anche se la pandemia e alcuni problemi fisici hanno condizionato la sua preparazione.

E così ha dovuto ammirare dal televisore a casa, la vittoria. «I miei compagni staffettisti hanno fatto qualcosa di epico -dice -. Rimarrà per sempre nei libri di storia». La sua felicità è sincera e l’esclusione non pesa assolutamente. Ovviamente avrebbe voluto esserci sulla pista dello stadio olimpico di Tokyo, ma lo sport è così. «Purtroppo non ero lì -spiega il rovellaschese-. Non so cosa si respirava. Dopo le batterie però si poteva puntare a tutto».

Anche Ali poteva far parte della spedizione. La scorsa primavera il giovane albatese (22 anni) ha partecipato al primo raduno della staffetta veloce.