Mezza maratona di Como
Primo lo scalatore Ruga

Ottocento atleti hanno partecipato alle tre sfide in programma. Tutti i risultati

La mezza maratona rimane in mani comasche al maschile, mentre “vola” in Russia nel femminile. Fabio Ruga (iscritto all’ultimo momento) ha messo tutti d’accordo, tagliando per primo il traguardo posta davanti al tempio voltiano. Elena Safonova, si è invece imposta nel femminile.

E’ stata soprattutto una festa dello sport. Oltre ottocento atleti, impegnati nelle tre competizioni della Run’in Como (la mezza competitiva e non e la 8km) hanno invaso le strade del lungolago di Como, per la kermesse organizzata dall’Aries Como Athletic team. 21,097 chilometri su un tracciato “a bastone” con il via dal tempio Voltiano e il giro di boa a Carate Urio, con transito sulla passeggiata di Villa Olmo (compreso il tratto all’interno della villa in un corridoio centrale, appositamente realizzato), in via Cernobbio, Regina vecchia (nei territori di Cernobbio, Moltrasio e Carate Urio) e ritorno a Como.

Il più veloce, con il tempo di 1.13’03” è stato Fabio Ruga, che ha preceduto di 1’18” il lecchese dell’Osa, Alessandro Rigamonti e di 2’49” il canturino Mattia Parravicini. Fuori dal podio il morbegnese Giovanni Arduini e Luca Merighi, quinto a 3’48” dal vincitore.

«Una gara bellissima - il commento a caldo di Ruga che per una domenica ha messo da parte la montagna -. Ho deciso all’ultimo di presentarmi al via. Ho pensato che sarebbe stato un buon allenamento in previsione del mondiale di trail. Anche perché la prima parte del tracciato di Brada Prataglia è molto simile a quello della mezza. Mi hanno dato una mano, per la vittoria i due strappi».

Gara pazzesca per Davide Chicco (quindicesimo) e Massimiliano De Bernardi (sedicesimo) che, per beneficenza, sono scattati con un handicap di tre minuti rispetto agli altri. L’obiettivo: superare il maggior numero possibile di avversari. Alla fine ne hanno messi alle spalle più di 500.

Ventinove anni da Mosca, a Como come turista. Questa la carta d’identità di Elena Safonova, vincitrice, con il tempo di 1.34’14”, della prova femminile. «E’ una gara bellissima e con un panorama mozzafiato – il primo pensiero della ventinovenne atleta dell’Est -. Mi sono divertita e, sinceramente, non pensavo di vincere». Seconda Akemi Denura (Runcard, 1.35’45”) e terza Miriam Bernasconi (Canturina Pol. San Marco; 1.36’06”).

La mezza di Como ha proposto anche le sfide, all’ultimo secondo, nelle diverse categorie.Questi i vincitori: Francesca De Witt (Junior/Promesse-Pol. Porta Saragozza); Simone Bonometti (Junior/Promesse- Varese triathlon); Anna Riberti (Senior-Guardia Finanza); Elisa De Paoli (SF35-Runcard); Mara Rocco (SF40-Team atletica); Maria Cortina (SF45-Happy runner); Carmen Sala (SF50 – Runcard); Lorella Fumagalli (SF55-Road runners); Cristina Ravazzani (SF60-F.O.R.); Milena Rosa (+ 65 -Atl. San Marco); Giovanni Arduini (SM40-Csi Morbegno); Umberto Casiraghi (SM45-Osa); Angelo Malighetti (SM50-Atl. Lecco); Gianpiero Francese (SM60-Tapporosso): Piero Fordi (SM65-Amici dello sport); Roberto Curletto (+70-Miotti Arcisate). Molto combattuta la 8km competitiva. Alla fine l’ha spuntata Johnson Ernest Nti (Runner Varese) che con il tempo di 27’14” ha preceduto il triathleta del Pool Cantù, Carlo Gattavecchia (27’20”) e Stefano Frascoli (28’41”).

Un centinaio i partenti nella mezza non competitiva con il miglior tempo nel maschile per Nicolò Aliverti. Nel femminile è toccata all’inglese Katherine Binner la palma della più veloce. Giuseppe Andreani, con i suoi 85 anni, è stato il concorrente “meno giovane”. 

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