Atletica / Cantù - Mariano
Martedì 18 Luglio 2017
Mondiali paralimpici
Maspero d’argento
La canturina a Londra si è piazzata seconda nei 400 metri
Federica Maspero è medaglia d’argento nei 400 metri nei campionati mondiali paralimpici di atletica leggera. Sulla pista di Londra, la trentottenne canturina ha conquistato la prima medaglia internazionale individuale della sua carriera, spezzando il tabù del quarto posto, che l’aveva perseguitata alle Olimpiadi di Rio 2016, ai mondiali di Doha 2015 e agli europei di Grosseto dell’anno scorso (con ben tre piazzamenti ai piedi del podio).
Nella capitale inglese la comasca ha anche messo a referto, con il tempo di 1’03”00 il record dei campionati nella categoria T43. «È una medaglia che mi sento di aver conquistato e meritato con tanta costanza e determinazione e segna un momento di nuovo inizio per me – il soddisfatto commento di Maspero -. A Rio avevo lasciato qualcosa in pista, a Londra ho fatto una bella gara e sono riuscita ad arrivare in fondo senza accorgemene».
La canturina, nella gara dei 400 a categorie accorpate T43/44, è stata preceduta solo dalla tedesca Irmgard Bensusan (T44), che ha chiuso in 1’02”33. Maspero è stata brava a respingere l’assalto della spagnola Sara Andres Barrio, che al traguardo è stata preceduta di otto centesimi.
Soddisfatto anche il suo allenatore, il rovellaschese Flavio Alberio. «Questo risultato ripaga Federica di tutti i sacrifici che ha sostenuto per fare atletica -spiega il tecnico comasco -. Quando ha voluto che la seguissi negli allenamenti, ero preoccupato perché, per la prima volta, mi avvicinavo ad un mondo che non conoscevo ed ora ecco un argento mondiale».
La canturina ha iniziato a praticare l’atletica nell’aprile del 2011, dopo aver comprato le protesi con i soldi ottenuti nei quattro anni di specializzanda in oncologia, in un laboratorio biomedico, negli Stati Uniti. «L’adrenalina che ti viene durante una gara – conclude Maspero - non la provi in altre circostanze della vita e questo comunque ti aiuta a gestire anche altre situazioni, al di là dello sport».
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