Primo atto Gioventù Lariana
Voglia di correre in Testa

La prima prova del Trofeo Gioventù Lariana è andata in archivio con numerose soddisfazioni per le società comasche e per gli organizzatori del Cantù Atletica e della Canturina Polisportiva San Marco. La voglia di tornare a fare atletica, dopo due anni limitati dalla pandemia, ha portato in gara, al centro sportivo Papa Giovanni a Cantù, 859 atleti (un vero e proprio record), nelle categorie Cadetti e Ragazzi.

Iniziamo proprio dai Cadetti. Nei 300 metri ha brillato la stella di Lorenzo Testa. Il portacolori dell’Ag Comense, vice campione italiano di categoria nei 300 ostacoli, ha dimostrato di essere troppo forte rispetto a tutti gli avversari. Il nerostellato si è imposto con il buon tempo di 37”64, rifilando un distacco oceanico di 2”22 al secondo, il lecchese Samuele Petrolo. Prima vittoria nel Lariana per il Pro-sport running academy di Mariano con Antonio Morabito, primo nei 1.000 metri con il tempo di 2’54”92. Terza piazza per Tommaso Farina dell’Us San Maurizio Erba con 2’57”38. Nel lancio del giavellotto femminile, podio interamente comasco con primo posto per Alessia Burgassi del Lieto Colle con 24,84 metri, secondo per Vlada Babavelscaia dell’Atletica Triangolo Lariano con 22,23 e terzo per Josephine Zucchini dell’Atletica Rovellasca con 19,71. Quarta Viola Altamura del Triangolo Lariano.

Nei 300 piani al femminile successo per l’albavillese Eva Pastorelli. La portacolori del Mandello, si è imposta con il tempo di 43”84. Quarta Greta Grassi del Lieto Colle. Nel salto in lungo Cadette la migliore comasca è stata Irene Folcio del Triangolo Lariano, quinta con 4,26 nella gara vinta da Martina Crotta del Mandello con 4,80. Terzo posto nei 1.000 per Lisa Pagani del Lieto Colle in 3’26”38 nella gara vinta dalla valtellinese Elisa Tarca in 3’24”88. Bronzo anche per Filippo Bartesaghi del Cantù Atletica nel salto triplo con la misura di 10,03. Passiamo ai Ragazzi.

La gara dei 600 metri ha avuto una dominatrice:Francesca Franchi dell’Os Guanzatese ha messo sei secondi tra sé e la prima delle avversarie, chiudendo con il buon riscontro cronometrico di 1’47”32.