Atletica / Como città
Sabato 02 Gennaio 2021
Rossi laureato
Con 110 e lode
In un anno senza gare, Davide ha tagliato un importante traguardo della sua vita. Il velocista di Casnate si è laureato al Politecnico di Milano in ingegneria
In un anno senza gare, Davide Rossi ha tagliato un importante traguardo della sua vita. Il velocista di Casnate si è laureato al Politecnico di Milano in ingegneria dell’automazione, con il massimo dei voti e un 110 e lode da campione.
Una “vittoria” che il comasco paragona al titolo tricolore Allievi nei 100 metri nel 2013 ad Jesolo. «Anche se allora - ricorda Rossi - c’era il pubblico, mentre la laurea ho dovuto discuterla a distanza, on line, per la pandemia».
Per la carriera universitaria, il velocista di classe (ha partecipato anche alla Gymnasiadi in Brasile, sempre nel 2013) ha sacrificato le ambizioni agonistiche. «Negli ultimi anni, anche a causa di un lungo infortunio che mi ha tenuto fermo per una decina di mesi, ho preferito dedicarmi allo studio -spiega il casnatese (24 anni) -. Non avrei mai trovato il tempo per allenarmi con continuità per essere competitivo. Solo il viaggio a Milano mi teneva impegnato per oltre tre ore al giorno. E quindi non potevo assolutamente ritagliarmi del tempo per l’atletica».
E così ecco il “rallentamento” agonistico che è culminato, anche a causa del Covid (il comasco non aveva la definizione di “atleta di interesse nazionale” e non ha potuto allenarsi durante il lockdown), in un’unica uscita nel 2020. Ma è valsa la pena dedicarsi allo studio, con la soddisfazione universitaria e la tesi sulle “Applicazioni del controllo attivo del rumore” che lo ha portato anche a trovare il lavoro, a partire dal 1 dicembre scorso.
Il casnatese ha “studiato” in pratica le soluzioni che si possono adottare per ridurre e tenere sotto controllo il rumore negli ambienti, anche domestici. «Per il comfort e per la salute - aggiunge Rossi che però ci tiene a sottolineare che non ha nessuna intenzione di appendere le scarpe al chiodo -. Ho ripreso ad allenarmi per almeno due-tre volte alla settimana. Lo faccio dopo aver concluso l’allenamento degli Esordienti della Bernatese».
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