Atletica / Como città
Martedì 21 Aprile 2020
Sorrentino e la ripresa
«Niente assembramenti»
L’atletica leggera si prepara ad adeguarsi alle nuove indicazioni della Federazione
«Abbiamo visto le indicazioni della federazione italiana di atletica leggera, ma è tutto ancora “work in progress” e aspettiamo quando saranno ufficializzate». Bruno Sorrentino, storico funzionario del settore Sport del comune di Como, invita gli sportivi ad aspettare.
«La volontà dell’assessore Marco Galli - aggiunge Sorrentino - è quella di permettere di tornare a fare sport, ma nel rispetto delle norme che il governo stabilirà. E anche sulla base delle indicazioni della Fidal».
A Como l’impianto di riferimento è il Campo Coni. Una struttura che viene abitualmente utilizzata da moltissimi atleti delle diverse società.
«Il problema fondamentale è quello di evitare gli assembramenti - sostiene Sorrentino -. Poi ci sarebbero i costi delle continue sanificazioni di tutto l’impianto, al termine di ogni seduta di allenamenti. Si potrebbe ovviare tenendo aperto il Campo Coni, due-tre giorni a settimana, con il rischio però di creare poi degli assembramenti».
Il funzionario però insiste sull’attesa. «Aspettiamo e vediamo cosa succede con il calcio -conclude -. Se dovesse ripartire, potrebbe sbloccare anche gli altri sport. Anche se sono diversi gli interessi in gioco».
Le proposte della Fidal hanno lasciato più di una perplessità anche nelle società comasche.
A partire dall’Ag Comense che ha la casa nel Campo Coni. «Sono norme che complicherebbero a dismisura lo svolgersi delle attività -spiega il presidente Patrizia Bollinetti -. E che metterebbero in ginocchio le società che, già alle prese con difficoltà organizzative prima dell’emergenza e lo saranno ancor di più dopo».
Il massimo dirigente nerostellato propone di aspettare tempi migliori, magari con l’aiuto del vaccino, per tornare alla normalità.
«Si potrebbe riprendere a settembre, con la nuova stagione - spiega Bollinetti -. Non vale la pena di ricominciare adesso, con tutte le restrizioni e le norme proposte. Anche se per la sanificazione, toccherà all’amministrazione comunale, che è proprietaria del Campo Coni, non alle società».
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