Basket: parla Anna Cremascoli :
«Questa è la squadra che sognavo»

CANTÙ

Occorre risalire al secolo scorso (stagione 1981-82)per imbattersi in una Cantù in testa al campionato alla tredicesima giornata, ovvero in prossimità della fine del girone d’andata. Perché negli Anni Duemila non è mai accaduto. Quantomeno sino all’altro ieri sera, quando Brindisi battendo nel posticipo domenicale l’ormai ex capolista solitaria Siena ha di fatto generato l’anarchia in vetta. Con cinque squadre ora al comando. Tra le quali, appunto, la Vitasnella. Leadership condivisa, dunque, ma pur sempre leadership.

«È impressionante ciò che stiamo riuscendo a fare pur nella stagione in cui abbiamo dimezzato il budget - confessa la presidente Anna Cremascoli -. Vero che, a parte un paio di club, si è registrato un ridimensionamento generale, ma il nostro cammino è di assoluto valore. Rispetto alle premesse, stiamo facendo benissimo, oltre ogni più rosea aspettativa. Personalmente, mi aspettavo qualcosa di buono perché ho sempre dichiarato che la squadra è stata costruita con sagacia e saggezza, e dunque non sono del tutto sorpresa. Certo è che un conto è attenderselo o sperare che accada, un altro è che avvenga veramente».

La numero uno nonché proprietaria della Pallacanestro Cantù, va oltre. «Giochiamo bene (in effetti la qualità del gioco è tra le migliori della serie A, ndr) e appassioniamo la gente ottenendo risultati pazzeschi. Questa è la squadra che ho sempre voluto. Anzi, che ho sempre sognato. E quando ci siamo trovanti dinnanzi a partite cruciali non abbiamo mai sbagliato, circostanza che nel passato più recente non sempre capitava. In tal senso, l’atteggiamento che abbiamo mostrato contro Siena e Milano, a Varese e pure contro il Cibona - vale a dire nelle sfide che potevano segnare una svolta - è stato esemplare».