Abass “eletto” dai social
Entra nel quintetto ideale

Il comasco con tanti “like” sull’account ufficiale della Lega. Pecchia tra le guardie e Hayes tra i centri si fermano alle nominations.

Arrivano gli “Oscar” social della Lega Basket che, per tenere alta l’attenzione sul campionato - nonostante la chiusura anticipata - e sul movimento, nel corso della scorsa settimana ha lanciato una serie di contest su Facebook e Instagram per eleggere i migliori giocatori dell’anno e le azioni più spettacolari: i migliori quintetti della stagione, i migliori italiani, e il miglior quintetto difensivo, scegliendo sempre tra tre candidati per ruolo.

Tra le azioni, in gara anche schiacciate, stoppate, assist, buzzer beater, alley opp e half-court shot.

Ebbene, tra i candidati, e alla fine anche tra i vincitori, c’è tanta Cantù attuale e del recente passato. A conferma che una tappa in Brianza aiuta sempre. Anche a vincere questo tipo di concorsi senza premi.

E così, dopo una bella annata - a metà - tra le fila della Leonessa Germani Brescia, nel quintetto dei migliori, meglio dire quelli che hanno ricevuto più “like” sull’account ufficiale della Lega, ecco che è spuntato il volto di Awudu Abass.

Il cestista comasco, cresciuto nella Pallacanestro Cantù, è risultato l’ala piccola più votata, prevalendo sull’ex canturino Pietro Aradori e sul “reggiano” Simone Fontecchio, finendo così di conseguenza nel primo miglior quintetto tutto italiano - denominato #BestItalians Snaipay It - con Marco Spissu (Sassari), Michele Vitali (Sassari), Alessandro Gentile (Trento) e Giampaolo Ricci (Virtus Bologna). Lo stesso Abass era in lizza come guardia per il quintetto difensivo, ma senza raccogliere abbastanza punti per finire tra i migliori in assoluto.

E la Cantù del passato è ben rappresentata, perché nel secondo team tutto italiano sono finiti Aradori, Jeff Brooks (Milano) e un canturino di nascita, ossia il figlio d’arte Stefano Tonut (Venezia), oltre a De Nicolao (Venezia) e Alibegovic (Virtus Roma).

Pure la Cantù attuale, pur senza allori, si è guadagnata un posto al sole. Tra le guardie, infatti, spiccava anche il nome di Andrea Pecchia, contro una concorrenza mica da ridere, vale a dire Stefano Tonut e Michele Vitali. Ma non ce l’ha fatta.

Un’altra “nomination” canturina è stata quella per Kevarrius Hayes, in lizza per un posto tra i migliori centri del campionato, in fase difensiva.

Se la vedeva con Kaleb Tarczewski (Milano) e Mitchell Watt (Venezia): nulla da fare per il canturino, nel quintetto difensivo ideale è finito il lungo veneziano. Ma per Hayes c’è stata la soddisfazione di aver rivisto una sua stoppata tra le migliori azioni del campionato: una clamorosa “inchiodata” su un’entrata di Charles Cooke III nel match al PalaBancoDesio contro Treviso.

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