Abbonamenti a Cantù
Più di mille tessere
La cifra raggiunta è ritenuta un’ottima base per ripartire dopo la retrocessione. Il presidente Roberto Allievi si è detto soddisfatto
Chiude la campagna abbonamenti della Pallacanestro Cantù. E chiude con una sorpresa, perché il dato finale – ma non ancora del tutto definitivo, perché manca ancora la quota riservata a sponsor e settore giovanile con accordi extra campagna abbonamenti – parla di quota mille ampiamente superata. Il dato del pomeriggio, tra l’altro, è incompleto, dal momento che la campagna on line è proseguita fino a mezzanotte.
Una campagna abbonamenti che, mai come quest’anno, è apparsa “umorale”. Dopo l’avvio-sprint, con le prelazioni dello scorso anno quasi tutte rinnovate nel corso della prima settimana – circa 500 tessere fatte -, la partita persa contro Treviglio sembrava aver congelato l’entusiasmo: i numeri parlano di poche decine di tessere vendute dopo il ko interno in Supercoppa.
Ma i due ampi successi contro le due squadre piacentine, unite all’avvicinarsi del termine, hanno risvegliato la tifoseria. Tra abbonamenti venduti al corner allestito al Bennet (la maggioranza) e quelli on line, si è quindi passata la fatidica quota dei mille abbonati. E, altro dato sottolineato dal club, tutti coloro che, nel 2020, avevano acquistato il voucher “Non vedo l’ora”, una sorta di prelazione su abbonamenti mai messi in vendita per la pandemia, quest’anno si sono tesserati.
La cifra raggiunta è ritenuta un’ottima base per ripartire dopo la retrocessione. Il presidente Roberto Allievi, in uno slancio di entusiasmo, il giorno della presentazione si era lasciato scappare una quota un po’ più alta come aspettativa, forse più personale che reale, di 2 mila abonamenti. Ma ha commentato positivamente le oltre mille tessere vendute: «Siamo soddisfatti – ha detto il presidente -: la speranza è che, con il probabile aumento della capienza dei palazzetti, si possa comunque arrivare ad avere in futuro un numero più consistente di tifosi a ogni singola partita casalinga».
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