Allievi ispira fiducia
«Crediamo nella salvezza»

«I ragazzi hanno la consapevolezza di quale sia l’obiettivo da raggiungere, e cioè la salvezza.

Una calma olimpica. E la serenità di chi sa che per uscire da momenti come questi non c’è bisogno di alzare l’asticella della tensione. Roberto Allievi, presidente della Pallacanestro Cantù, ha l’onestà intellettuale di prendersi la responsabilità per quanto sta accadendo. Senza bisogno di cercare alibi o di affidarsi al malcostume, non solo sportivo, di puntare il dito verso gli altri.

Il condottiero, insomma, di cui un club ha sempre bisogno. E che sa bene quale sia la ricetta per non farsi prendere dal panico. «Basta guardare - spiega il massimo dirigente biancoblù - quello chi di buono stiamo facendo sotto la guida di Piero Bucchi. Anche domenica a Trieste non abbiamo giocato affatto male, ci sono solo mancate alcune conclusioni a segno nella fasi finali. Ma fino a lì era stata una partita di azioni ben costruite. Vedo il coach lavorare tantissimo e ciò mi tranquillizza».

Tra i suoi pregi, la presenza. Discreta, come da carattere, ma continua. Tanto da poter dire: «La squadra si sta allenando con grande impegno, e posso affermarlo con cognizione di causa, perché da tempo sto andando un paio di sere o tre alla settimana agli allenamenti. Dobbiamo solo avere l’abilità, e anche la fortuna, di trasformare le belle partite in vittorie. Ecco quello che forse ci manca, adesso».

E per farlo c’è anche la fase del dialogo, uno dei capisaldi della sua gestione. «I ragazzi - continua Allievi - hanno la consapevolezza di quale sia l’obiettivo da raggiungere, e cioè la salvezza. Che è poi quello d’inizio stagione, non è cambiato in corsa. Perché, e di questo me ne assumo tutte le responsabilità, il nostro programma era ed è molto chiaro e non prevede niente di diverso dal mantenimento della categoria».

Non tutto, però, è forse girato sempre al meglio. E a confermarlo è lo stesso presidente. Che non ha bisogno di nascondersi. «Abbiano scontato molto problemi. Innanzitutto il Covid, che ci ha colpiti prima degli altri e in maniera potente. E poi il fatto che qualche rookie sia stato un po’ al di sotto delle aspettative, ma anche questo l’avevamo messo nel contro e sfido chiunque a dire il contrario. Non a caso, poi, a stagione in corso abbiamo cercato di correre ai ripari, inserendo un giocatore esperto e di valore come Frank Gaines».

Non è, allora, il momento di usare il bastone. Anzi, guai a dirlo ad Allievi... «Assolutamente no, che bastone? Nessuno, in questa fase, si è mai tirato indietro, la determinazione è tanta. Io e il consiglio di amministrazione abbiamo scelto di stare vicini alla squadra, e così stiamo facendo. Ripeto, ci sono impegno e consapevolezza. I giocatori più esperti, quelli con i quali mi confronto più spesso, me lo hanno confermato anche a parole, e non solo con i fatti giocando».

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