Avanti Del Pero. Voglia di scudetto con le “V nere”

La canturina gioca a Bologna: «Bellissima esperienza in una città innamorata del basket»

Alla Virtus Bologna anche quest’anno sognano... due scudetti. Quello maschile e quello femminile.

Dopo le due finali perse l’anno scorso (rispettivamente contro Milano e Schio), stavolta la società bolognese spera di vincere entrambi i titoli e di centrare così una storica doppietta.

Beatrice Del Pero farà quindi la sua parte. La ventiquattrenne canturina è infatti alla seconda stagione con le V nere. «Sono molto contenta di essere rimasta – sottolinea -. La società è organizzatissima, lo staff tecnico è cambiato ed è di alto livello, e la squadra è stata costruita per centrare degli obiettivi importanti. Cercheremo di portare a casa qualcosa fra i tre titoli italiani in palio, campionato, Supercoppa e Coppa Italia. E c’è anche l’Eurolega, dove dopo il debutto della stagione scorsa stavolta puntiamo ai playoff, anche se il girone è tosto e impegnativo».

Prima tappa la Supercoppa, il 22 e 23 settembre. «E’ una strana competizione perché le squadre non sono al completo. Tante giocatrici sono ancora in Wbna, comprese le nostre, ed è il bello e il brutto di avere delle americane. Schio è la favorita ma in poche partite può succedere di tutto e noi nella semifinale con Venezia vogliamo riscattarci».

In campionato sarà la volta buona per il primo storico tricolore femminile della Virtus ?

«Le pretendenti saranno sempre le stesse, noi, Schio e Venezia. L’anno scorso in finale Schio ha dimostrato di essere non la più forte, ma la più pronta e la più abituata a vincere. Noi ripartiamo da un gruppo solido e questa base ci può aiutare. Però possono fare bene anche Ragusa e Sassari».

Negli ultimi anni hai giocato nelle squadre più forti d’Italia. «Ma non mi sento arrivata, e ci sono tanti aspetti su cui si più migliorare - ammette Del Pero -. Certamente giocare l’Eurolega alla mia età penso che sia il massimo per un’italiana, e sono strafelice della scelta che ho fatto di andare a Schio e Bologna stando ai massimi livelli. L’obiettivo adesso è acquisire sempre più minuti per dare il mio contributo».

Da canturina doc... che aria tira a Bologna ? «E’ una città bellissima, dove si respira il basket. Difficile fare un confronto con la passione che c’è a Cantù perché è diverso il numero di abitanti. Però qui c’è una grande cultura della pallacanestro e una grande partecipazione. Bologna ha uno dei tifi più belli e quando entri al palazzetto è emozionante».

© RIPRODUZIONE RISERVATA