Brienza-Sacripanti
Incrocio del cuore

L’allenatore di Cantù: «Da parte mia c’è sicuramente tanta emozione perché ritrovo prima di tutto un amico»

Cantù-Bologna, una grande classica del campionato, con un dubbio – magari non fondamentale -, ma certamente importante per le due parti in causa. Ci sarà l’abbraccio prepartita tra Nicola Brienza e Pino Sacripanti e tra Sacripanti e il pubblico canturino? Con l’allenatore di Bologna in bilico, questo momento che avrebbe fatto piacere un po’ a tutti diventa un punto di domanda. L’incrocio è però curioso: da una parte l’allenatore canturino emergente, dall’altra il suo maestro.

Di certo, non si può dubitare dei sentimenti di Nicola Brienza: «Nel rispetto di tutti non voglio entrare nel merito delle vicissitudini extracampo che riguardano “Pino”. Detto ciò, da parte mia c’è sicuramente tanta emozione perché ritrovo prima di tutto un amico. Tra noi c’è una bella amicizia fuori dal campo che, tuttavia, da buoni professionisti, svanirà dalla palla a due in poi. È l’allievo contro il maestro, l’allenatore contro il giocatore. Perché da giovane, quando giocavo, Sacripanti mi ha allenato per diversi anni».

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