Basket / Cantù - Mariano
Venerdì 16 Febbraio 2018
Cantù a mani nude
all’assalto di Milano
Ai biancoblù servirà un’impresa nel pomeriggio alle 18 a Firenze contro l’EA7 nei quarti di finale di Coppa Italia. Praticamente certe le contemporanee assenze per infortunio di Culpepper, Crosariol e Raucci.
Curioso che alla vigilia della rassegna in terra di Toscana a voler come mettere le mani avanti sia stato il tecnico di Milano Simone Pianigiani e non quello che oggi con la sua truppa sfilacciata dagli eventi e segnata dagli infortuni proverà a opporre resistenza nello scontro diretto dei quarti di finale. Alludiamo, evidentemente, a Marco Sodini che avrebbe potuto piangere sul serio mentre con estrema dignità ha lavorato per prepararsi allo scontro sul campo al Mandela Forum con inizio alle 18 (diretta Rai Sport ed Eurosport2).
Sulla carta - e non solo - questa Milano-Cantù appare purtroppo ingiocabile. Perché già una Red October-Mia a ranghi completi sarebbe stata sfavorita nei riguardi dell’avversaria bi-campione in carica.
Vero che si tratta pur sempre di una partita secca indi per cui differenze, distanze e valori potrebbero anche tendere ad appiattirsi, ma vien difficile ipotizzare che una Cantù così tanto messa male fisicamente possa mettersi di traverso alla cavalcata verso la finale dell’EA7. Se si va alla conta, si scopre che Sodini rischia di ritrovarsi con un pugno di soldati.
Niente Culpepper (a meno che Randy non ci ripensi durante la notte e si presenti stoicamente sul legno), niente Crosariol (si potrà far affidamento su di lui soltanto se si reggerà in piedi e ieri non era in grado di farlo...), niente Raucci (il ginocchio è a serio rischio), niente Pappalardo (lesione muscolare). E se, relativamente agli ultimi due, ci si può anche non stracciare le vesti alla luce del peso specifico che rivestono in seno alla squadra, l’assenza degli altri due ha tutta l’impressione di incidere eccome. Vero che non è più in dubbio l’utilizzo di Thomas (si è allenato regolarmente), ma se vogliamo, il bollettino medico è peggiorativo persino di quello con cui la squadra biancoblù ha fatto capolino a Trento nell’ultimo turno di campionato.
A questo punto, il rammarico in casa canturina è quello di non potersi giocare al meglio tutte le proprie carte al proprio ritorno nella competizione dopo un triennio d’assenza (l’ultima apparizione risale al 2014). Consapevole che l’atteggiamento potrà essere il più fiero e guerriero possibile, ma che in questi termini il divario con Milano è abissale.
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