«Cantù ci ha attaccato sempre
La sconfitta serva da lezione»

Parla Parente, coach di Trapani, ultima “vittima” del brianzoli

C’è delusione nelle parole di coach Parente, ma anche la consapevolezza che sarà una sconfitta “salutare” nel percorso di Trapani in questo campionato.

«Cantù ci ha dimostrato grande rispetto giocando una partita solida per quaranta minuti e, nonostante il campionato sia iniziato da poco, è evidente che sanno già quali sono i loro obiettivi. Ci hanno attaccato sempre, hanno sempre letto benissimo le varie situazioni di vantaggio di cui potevano godere e non hanno mai mollato. Questa batosta deve servirci da lezione. Nonostante le difficoltà dovute alle assenze di Tomasini, Massone e Taflaj, che non devono essere un alibi, ci sono molte cose che dobbiamo migliorare».

Su cosa non ha dubbi. «Prima fra tutti la concentrazione, anche quando abbiamo difeso bene recuperando palla gliel’abbiamo spesso restituita a loro, segno evidente di mancanza di attenzione. Un’altra cosa che dovremo migliorare sarà capire che non dobbiamo disunirci completamente ogniqualvolta sbagliamo due tiri consecutivi in attacco e che anziché provare a risolvere le azioni da soli dobbiamo affidarci al gruppo».

Anche l’emergenza che sta attanagliando i siciliani non dice bene al lavoro che sta svolgendo coach Parente: «In settimana non riusciamo a replicare l’intensità che troviamo la domenica, ma questo purtroppo dovremo somatizzarlo presto perché saremo contati ancora per altre partite. Abbiamo tirato molto male, nel primo tempo eravamo al 26%, ma il discorso è che se non ci fossimo intestarditi a cercare soluzioni in solitaria ma ci fossimo passati di più la palla, avremmo di certo trovato tiri puliti che avrebbero aumentato le nostre percentuali».

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