Cantù, ecco altri guai
Niente allenamenti?

Una “grana” con il Toto Caimi rischia di far saltare già da domani le sedute al centro sportivo. Causa insolvenza, rimosse alcune attrezzature mediche imprescindibili.

In condizioni normali, il campo reclamerebbe la priorità per rendere merito a una squadra - e a un allenatore - che sta veramente sorprendendo in positivo non perché non le si riconoscesse talento e qualità ma per via di tutta una serie di vicissitudini extra campo con le quali è suo malgrado costretta da troppo tempo a convivere. E che sono sempre all’ordine del giorno.

Trapela, ad esempio, che domani - giornata in cui si tornerà al lavoro dopo 48 ore di meritato riposo - potrebbero anche saltare gli allenamenti a causa dell’impossibilità di utilizzare il “Toto Caimi” per vicende collaterali che pur non avendo nulla a che fare con la precaria situazione economica-finanziaria che sta attanagliando il club tengono tuttavia in ostaggio la parte sportiva.

Potrebbe, infatti, essere impedito anche fisicamente a squadra e staff di mettere piede in palestra.

«Mi auguro non sia così, che la questione si appiani e che martedì (domani, ndr) nulla osti alla ripresa degli allenamenti» afferma il general manager Toni Cappellari senza entrare nel dettaglio della delicata vicenda ma, contestualmente, non smentendo l’indiscrezione. Quand’anche tuttavia la delicata situazione dovesse essere ricomposta in giornata, non è comunque scontato che la Red October si alleni regolarmente. E questo perché alcune attrezzature mediche utilizzate dai giocatori non solo per le terapie ma anche per l’abituale “manutenzione” quotidiana sono state ritirate - causa ripetuti mancati pagamenti - dall’azienda che le aveva fornite e torneranno a essere disponibili soltanto quando eventualmente verranno saldate le rate scoperte.

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