Basket / Cantù - Mariano
Martedì 28 Settembre 2021
«Cantù, forza e talento
Serve solo continuità»
Il parere di Sergio, neo capitano della S. Bernardo Cinelandia Park
«Meno alti e bassi: se ci diamo continuità, possiamo andare molto forte». Pochi giorni al debutto in campionato per la S.Bernardo-Cinelandia Park: domenica alle 18 si parte al PalaBancoDesio contro l’Orlandina.
La settimana sarà interamente dedicata alla preparazione della sfida. E non solo, come spiega il capitano della Pallacanestro Cantù, Luigi Sergio: «Inizia la routine prepartita, si riparte. Dopo le amichevoli abbiamo staccato per un paio di giorni, prima di buttarci nella preparazione della prima sfida. E cambiano anche le cose: fino a sabato c’è stato un lavoro ragionato sui carichi, non performante nell’immediato, ma finalizzato a mettere benzina nelle gambe. Un lavoro pensato per il lungo periodo».
Preparazione
Cambia la preparazione, così come i riti: «È naturale ora focalizzarsi sulla partita in arrivo. Si prendono le abitudini della settimana-tipo, i carichi saranno gestiti in funzione del match e si analizzeranno gli avversari a fondo».
Dopo un mese e mezzo di lavoro (tanto) in palestra e una serie di amichevoli e test di Supercoppa, per Sergio la S.Bernardo-Cinelandia Park è ancora un cantiere in costruzione: «Siamo ancora nella fase della creazione di un’identità. Lavoro ne è stato fatto tanto, ma ci serve ancora del tempo. Posso dire che la squadra esprime enorme aggressività e talento, ma non è ancora continua: ci sono ancora alti e bassi, ora l’obiettivo è ridurre la forbice tra momenti positivi e negativi. Se nel basket vince chi fa meno errori, allora occorre lavorare su questo punto: la mia sensazione è che, quando saremo equilibrati, potremo davvero andare molto molto forte».
Nello specifico, l’aspetto da sistemare sono i rimbalzi: «Le statistiche dicono questo. C’è una spiegazione: il nostro approccio, la voglia di spingere, sta forse condizionando questa voce. Migliorando i ritmi-gara, miglioreranno anche i rimbalzi».
Giovane
Domenica arriverà a Desio una squadra giovane, ma senza grandi ambizioni: «L’Orlandina è una squadra arrembante e ci darà tanto da fare. Questo anche per dire che in A2 la partita semplice non esiste».
In questo senso, la Supercoppa è stato un esempio lampante: «Ha vinto Pistoia, un’ottima squadra, ma forse non di prima fascia. Come era più facile prevedere, invece, Treviglio è arrivata fino in fondo. Dopo averla affrontata, si è conferma una squadra interessante».
Altri team più accreditati sono rimasti a bocca asciutta: «È la serie A2. Anche squadre blasonate, come per esempio Udine e Verona, hanno bisogno di tempo».
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