Basket / Cantù - Mariano
Venerdì 11 Agosto 2017
Cantù in versione minimal style
Non è soltanto il coach a mancare
Al di là di chi sarà il capo allenatore, staff tecnico composto solo da due elementi. Due i giocatori da ingaggiare (a meno che Maspero...) e altri da aggregare per la preparazione.
Chiunque sarà il prossimo capo allenatore, lo staff tecnico della Pallacanestro Cantù dovrebbe comunque essere composto da due soli elementi. L’head coach, appunto, e il suo assistente. Marco Sodini, dunque, sarà l’unico vice. A meno che la società non decida di lasciargli definitivamente la conduzione da prima guida della squadra anche dopo i primi giorni di preparazione precampionato, perché in quel caso sarebbe lui ad aver necessità di un supporto.
Avanti così sulla stessa strada percorsa la scorsa stagione, con un coaching staff ridotto all’osso.
In serie A, il “minimalismo” di Cantù è un caso più unico che rara poiché allo stato attuale soltanto Brindisi parte con capo e vice (anche se pare aggiungerà a breve un terzo elemento), mentre dieci club presentano quantomeno quattro tecnici in ciascuno dei rispettivi staff e i restanti si avvalgono di un trio.
Se quello del capo allenatore è il nodo più importante da sciogliere in casa biancoblù, non bisogna altresì scordare che all’appello nel roster mancano ancora un giocatore straniero e uno italiano. E a proposito di quest’ultimo, potrebbero essere cambiate le carte in tavola in corso d’opera. Nel senso che, inizialmente, si era pensato a Giacomo Maspero come quinto lungo, sesto italiano e undicesimo della “rosa”.
Ora, invece, alla luce delle difficoltà che sta incontrando Cantù nel reperire un giocatore italiano di medio livello, in grado - al pari di Crosariol e di Cournooh e dunque molto più di Parrillo per non dire di Raucci e dello stesso Maspero - di garantire adeguati minuti di qualità, lo stesso Giacomo avrebbe già guadagnato una posizione partendo da quarto lungo. E come primo cambio dell’ala grande straniera che patron Dmitry Gerasimenko deve tuttora assicurare al quintetto base.
Di sicuro, intanto, il precampionato inizierà con una Cantù in versione ridotta poiché all’appuntamento con il raduno preferragostano dovrebbero presentarsi soltanto un paio dei quattro americani già firmati (gli altri due potrebbero aggregarsi una volta avviato il ritiro a Chiavenna) oltre ai cinque italiani già menzionati.
Tenuto conto che il Progetto Giovani ormai da qualche settimana non fa più parte della “famiglia” e che quest’anno non si andrà a lavorare in Lituania dove l’anno scorso alcuni giocatori locali si unirono al team per offrire una parvenza di normalità agli allenamenti, ecco che stavolta si renderà indispensabile aggregare qualcuno ancora senza squadra per garantire il numero minimo legale a una squadra che possa così allenarsi in condizioni il meno precarie possibili.
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