Cantù, punto a capo
«Maggio cruciale per il futuro»

L’amministratore delegato Andrea Mauri illustra le strategie del club per il post emergenza.

«Premetto che quando riprenderemo ci ritroveremo difronte a un mondo diverso ed è ancora prematuro fare previsioni» afferma Andrea Mauri, ceo della Pallacanestro Cantù.

«Il trimestre marzo-maggio sarebbe stato fondamentale per porre le basi per il futuro - puntualizza -. Con la finalizzazione di alcuni progetti che avevamo messo in campo per incrementare le risorse economiche e consolidare il club. Ma il coronavirus ha costretto l’interruzione del percorso. Adesso è richiesta ancor più lungimiranza e ci siamo mossi per tempo poiché dall’insorgere dell’emergere il Cda si riunisce settimanalmente, monitorando e lavorando su tre punti per farci trovare pronti e poter proseguire il percorso societario avviato».

Ciò detto, l’ad snocciola i tre punti. «Il primo riguarda la chiusura di questa stagione raccogliendo i dati che ci consentano di capire gli scostamenti, con Della Fiori che intanto si sta occupando dei contratti dei tesserati. Inoltre, sono allo studio iniziative e agevolazioni per i nostri abbonati. Il secondo punto concerne invece il ridisegnare il budget 2020-21 e 2021-22 che avremo alla ripartenza. Maggio sarà cruciale per capire di quanto potremo disporre per il prossimo biennio sulla scorta di ciò che concorderemo con i partner già acquisiti e con quelli con i quali eravamo in trattativa».

E siamo al terzo punto. «Riguarda i tavoli che stiamo portando avanti con Lega e federazione e che si svilupperanno compiutamente in questo mese al fine di portare proposte al governo che potrebbero consentirci di sollevare la testa dall’acqua. Perché in base agli eventuali ma auspicati provvedimenti che l’Esecutivo riserverà allo sport e alla pallacanestro in particolare, le stime del budget potranno essere riviste».

L’intervista integrale sulla Provincia di giovedì

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