Carlino, il risotto e la vecchia
Cantù fa gruppo anche a tavola

La simpaticissima serata organizzata dallo storico dirigente

C’è bisogno di fare gruppo? Ci pensa il Carlino. E con Carlino intendiamo Cattaneo, qualcosa in più di un semplice addetto agli arbitri. Una vera e propria istituzione della Pallacanestro Cantù. E non solo.

Ebbene, anche questa volta il dirigente si è superato. Sulle ali dell’entusiasmo per le ultime vittorie, e forte del via libera di Evgeny Pashutin (quando ancora era qui...) prima e Nicola Brienza poi, ha voluto celebrare la Giubiana da autentico brianzolo qual è. Un brianzolo che, fino a qualche anno fa, santificava il rogo della vecchia in ottima compagnia dal Lino Molteni. Con risottino e luganega al piano zero della bottega, ad altezza piazza Garibaldi, e spettacolino dalle finestre del primo piano.

Quei fasti, il Carlino stavolta ha voluto farli rivivere alla sua banda, invitando tutti a un apericena dal Gerry alla Permanente. Squadra, staff, dirigenti, sponsor e giornalisti, nessuno escluso. Leccornie di qualsiasi tipo e poi il re della serata: il risotto. Appunto.

E per fare le cose ancor più nei migliori dei modi, Cattaneo è anche riuscito a infilare il capitano Ike Udanoh tra coloro che, torcia alla mano, hanno appiccato il falò in piazza (successo nel successo).

Contava, nella serata, il clima. Soprattutto. Ed è stato molto molto allegro, con la squadra che, pur facendo un po’ vita a sé, ha avuto modo di divertirsi, e non poco. Tra una portata e l’altra, tra un drink - rigorosamente soft - e l’altro, battute di ogni genere, morale alto e testa già ben puntata su Cremona, avversaria di domani sera al PalaBancoDesio.

Digerita anche l’assenza contemporanea (ma non è una novità di questi tempi) di Davon Jefferson e Tony Mitchell, molto apprezzata è stata la presenza di Antonio Biella, direttore generale di Acqua San Bernardo, che di ritorno proprio dalle sue fonti piemontesi, non ha voluto bucare l’appuntamento - arrivando, in scivolata, ma arrivando - e nemmeno troppo in ritardo.

Biella è l’ottimismo in persona. Dote che non si può non riconoscergli e che sta contagiando in tanti nell’ambiente. Proprio quello che ci vuole in un momento delicato e di transizione (si spera) come quello che sta vivendo il club biancoblù.

E così tra una gag e l’altra del team manager Diego “il Puma” Fumagalli (fra un po’ introvabile non solo nei boschi comaschi, ma anche per via del suo repentino dimagrimento), gli astanti del locale, oltre agli idoli della domenica, hanno potuto apprezzare la presenza dei cani di Ike Udanoh e di Gerry Blakes.

Pure loro hanno contribuito a portare una dose di buon umore in una serata riuscitissima.n 

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