Corno, l’addio a Vicenza
«Adesso devo curarmi»
Il pluritolato coach di basket femminile è rientrato a Casnate: «È un brutto infortunio e alla mia età è più complicato»
Tanti ricordi e… un tendine d’Achille rotto. E’ quello che Aldo Corno ha messo in valigia a Vicenza prima di far rotta verso la sua Casnate. L’ex coach della Comense, tornato sulla panchina vicentina 24 anni dopo l’epopea degli anni Ottanta, ha chiuso questa parentesi dopo due campionati in serie A2.
«A Vicenza sto da dio e ho rivissuto bellissimi ricordi sportivi e familiari – dice - . Ma mi fermo qua. Primo, non siamo riusciti a richiamare nuovi sponsor per puntare alla A1. E secondo, mi sono preso tre-quattro mesi di riposo per rimettere a posto la gamba. È un brutto infortunio e alla mia età è più complicato».
Vita dura anche in A2. «Il mio ritorno doveva servire per risvegliare la piazza. Così è stato con il pubblico, fino a mille spettatori, ma l’effetto denaro non s’è visto. Quindi meglio puntare su una squadra giovane, con un nuovo allenatore. Io ? Ora mi dedico alla gamba, poi se mi cercano come allenatore o meglio ancora direttore tecnico, ci sono».
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